L’ANPI aderisce al corteo NO TAV per la Costituzione e la democrazia
“L’ANPI ha lo scopo di dare aiuto e appoggio a tutti coloro che si battono, singolarmente o in associazioni, per quei valori di libertà e di democrazia che sono stati fondamento della guerra partigiana e in essa hanno trovato la loro più alta espressione”.
[Statuto Nazionale dell’ANPI, art. 2, lettera m]
Il 9 dicembre 2013 Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò sono stati arrestati con l’accusa di “attentato con finalità terroristiche” per aver partecipato a una passeggiata notturna al cantiere di Chiomonte, durante la quale è stato danneggiato un compressore.
Nessun poliziotto o addetto ai lavori è stato in alcun modo ferito.
Si tratta di quattro giovani che credono in quello che fanno e che hanno deciso di lottare per un futuro migliore, che hanno scelto da che parte stare: quella della difesa del proprio territorio contro un’opera inutile e contro chi ogni giorno stravolge la Costituzione e calpesta i diritti dei cittadini.
Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò hanno scelto di stare dalla parte della libertà e della giustizia.
L’accusa che viene portata avanti contro di loro è quantomeno insensata e alquanto grave, a nostro parere, e denota quanto l’emergenza democratica nel nostro paese sia più viva che mai.
Ci chiediamo infatti perché montare questa accusa su reati che prevedono già una pena in sé specifica, ovvero il danneggiamento. Forse perché nel resto del mondo e anche in Italia, come la nostra storia ci insegna, il reato di terrorismo è utilizzato dalla potere costituito per criminalizzare attività politiche che ben poco hanno a che fare con questo reato.
La parola che ci viene in mente è ancora una volta: REPRESSIONE.
Troppo spesso, chi si riempie la bocca di parole come Resistenza, antifascismo e libertà, ogni 25 aprile, è poi il primo che porta avanti le misure repressive contro un legittimo movimento antifascista e popolare, nato dal basso, per la difesa del proprio territorio.
Rileviamo che ormai troppo spesso vengono date, ai movimenti che difendono i territori e i beni comuni, risposte di natura repressiva, in cui le denunce, gli arresti e le pene pecuniarie sono le uniche interlocuzioni che si hanno, intervenendo così pesantemente su un’espressione sociale garantita dalla nostra Costituzione: la manifestazione del dissenso.
Segnaliamo una deriva che molto ha a che fare con la crisi democratica che questo paese sta attraversando. Questo ha sicuramente anche a che fare con la distanza abissale tra la volontà dei cittadini e gli interessi del mercato che, spesso, una larga parte delle istituzioni difende come priorità.
Condanniamo la repressione del disagio sociale e popolare, la criminalizzazione del dissenso e la propaganda mediatica asservita a interessi di potere e privilegio, che manipola l’informazione e diffonde una versione distorta della realtà dei fatti, contribuendo all’estensione e al rafforzamento di un senso comune fondato sul rovesciamento della verità, sulla paura, sulla disgregazione sociale e sulla frammentazione del fronte antifascista.
Denunciamo tali pratiche antidemocratiche che mirano a ridurre progressivamente gli spazi di democrazia e ad irrobustire il processo di trasformazione della Repubblica democratica in una società autoritaria e militarizzata, disegno eversivo già avviato e in fase di consolidamento ad ogni livello, anche con la complicità di alcuni settori delle istituzioni.
Noi riteniamo che sia dovere dell’ANPI sostenere, appoggiare e schierarsi al fianco di chi, come il Movimento NO TAV, si batte per il progresso, anima il territorio, i diritti, la libertà, la Costituzione, contro chi devasta il paesaggio, ordina e pratica l’occupazione militare del territorio e criminalizza i movimenti, a livello nazionale stravolge la Costituzione e demolisce i diritti dei lavoratori, sacrificando sull’altare del capitalismo finanziario globale le conquiste sociali di oltre un secolo di lotte popolari e l’identità antifascista della Repubblica, sorta grazie alla Guerra di Liberazione dal nazifascismo.
Con la nostra partecipazione, vogliamo segnalare la nostra vicinanza a tutti i compagni e le compagne che, a vario titolo, vengono colpiti da provvedimenti giudiziari iniqui e sproporzionati solo perché si battono in difesa dei beni comuni.
L’ANPI sta dalla parte di chi lotta per il progresso e i diritti costituzionali, l’ANPI si schiera contro la repressione e la criminalizzazione del dissenso!
Sabato 10 maggio 2014, manifestazione a Torino
ritrovo in piazza Adriano h 14.00
con bandiere partigiane
Solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò!
Ora e sempre Resistenza!
Direttivo Sezione A.N.P.I. “G. Peirolo – F. Ferrario” Bussoleno-Foresto–Chianocco (TO)
Comitato di Sezione A.N.P.I. “G. Perotti MAVM – A. Appendino” di Torino, Nizza Lingotto (TO)
Comitato di Sezione A.N.P.I. “68 Martiri” di Grugliasco (TO)
Sezione ANPI “Brigata Ismene” di Malo (VI)
Pierluigi Paolillo, Torino (TO)
Andrea Galli, Sezione ANPI Condove-Caprie (TO), Tessera n° 40566
Fabrizio Perottino, Sezione “Martiri del Martinetto” di Torino (TO), Tessera n° 36972
Susanna Conti, Villar Dora (TO)
Ubert Conti, Villar Dora (TO)
Ardima Pelà, Villar Dora (TO)
Raffaele Arenare, Torino (TO)
Bruno Canu, Sezione ANPI Avigliana (TO)
Lorella Derde, Sezione ANPI “Renato Martorelli” di Torino (TO)
Andrea Favario, Direttivo Sezione ANPI Valle Elvo e Serra (BI)
Roberto Solari, Sezione ANPI Mirano (VE)
Marco Spezia, Sezione ANPI Sarzana (SP)
Roberto Borri, Sezione ANPI “Martiri del Martinetto” di Torino (TO)