“I blocchi che subiamo ormai da mesi – spiega Gianni Luciani, ammistratore delegato della società – dipendono dalla presenza del loro cantiere.” Con queste dichiarazioni, l’amministratore delegato della Sitaf esordisce in un’intervista su Republica (qui l’articolo) indicando in Ltf il vero problema che causa i blocchi dell’autostrada in Valle. Una delle uniche dichiarazioni sensate dell’ad che sebbene cela qualcosa, apprendiamo con piacere. I blocchi dell’autostrada sono stati e sempre saranno una conseguenza della presenza del fortino di Chiomonte e della militarizzazione della Valle, che ha a disposizione un’autostrada internazionale tutta deidcata agli spostamenti di truppe e mezzi. SITAF è parte di questa sgradita pesenza e si deve assumere le sue responsabilità, non scaricandole sui lavoratori come abbiamo appreso, che sonos tati messi in cassaintegrazione. E’ il giorco degli industriali di questi tempi, ma anche dei politici e dei banchieri, quello di far pagare i costi della crisi e di scelte aziendali fallimentari, ai lavoratori.
Sta di fatto che se così è non possiamo che appoggiare la scelta della Sitaf, che rappresenta la contraddizione più grossa in questa vicenda, visto che si pone come alleato del Tav e raddoppia il Frejus, dichiarando da anni la discesa in picchiata del traffico attraverso il traforo e l’autostrada da lei gestita. Ricordiamo che i soci di maggioranza della Sitaf sono Provincia, Regione e Comune di Torino, e quindi anche nel merito delle decsioni prese dalla società dell’autostrada i cittadini dovrebbero poter dire la propria.
Se sarà redenzione lo vedremo…