Condividiamo questa bella risposta di Alberto Perino all’articolo nell’immagine uscito per La Stampa.
Viviamo in un Paese che era definito, una volta, la culla del diritto e che LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI. Questa è la favola che raccontano per tenere buoni i cittadini-sudditi. Ma non è così.
I giudici dicono a Dana e a tutti i NO TAV: Lottate, ma nel rispetto della legge.
Signori Giudici, ma occupare manu militari e recintare terreni che non sono ancora stati espropriati ai legittimi proprietari è rispettare la legge?
Quale legge consente questo sopruso?
Signori Giudici, in base a quale legge lo stato impegna migliaia di sbirri per permettere ad una azienda privata di occupare dei terreni privati non espropriati e di recintarli manu militari ed impedisce al legittimo proprietario di accedere quando e come gli pare ai SUOI terreni?
Signori Giudici, se i gas lacrimogeni al CS vietati per l’utilizzo in guerra dalle convenzioni internazionali perché gravemente tossici per la salute in quanto cancerogeni, teratogeni e mutageni, come possono essere utilizzati contro le popolazioni inermi del proprio Paese?
Signori Giudici sulle pareti dei vostri tribunali campeggia la scritta LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI, come mai non la fate rispettare anche a TELT in Clarea a Chiomonte e alla SITAF a San Didero?
Sapete, i cittadini hanno l’impressione che lo stato faccia le leggi per il gusto di permettere ai “GRANDI E POTENTI” (qui da noi STAF, TERNA, TELT) il gusto di violarle impunemente per ribadire che loro sono loro e i cittadini non sono un cazzo!
Signori Giudici, le leggi le devono solo rispettare i NO TAV e non i devastatori della nostra amata Valle? Vero?
Signori Giudici, mi sembra che siate molto attenti alle nostre pagliuzze e non voliate mai vedere le travi di SITAF e TELT.
Che pena, Signori Giudici…