Comunicato Stampa degli oppositori francesi al TAV Torino-Lione
La “Commissione Duron” [Commissione Mobilité 21 N.d.R.] ha presentato il suo rapporto oggi, 27 giugno, senza aver ricevuto, malgrado le ripetute richieste, gli oppositori francesi al progetto Torino-Lione.
La Commissione scrive che ” non ha potuto accertare che i rischi di saturazione e di interferenza tra le diverse destinazioni d’uso che giustificano la realizzazione del progetto si realizzino prima degli anni 2035-2040. Di conseguenza, si classifica la tratta francese di accesso alla tratta internazionale tra le priorità di secondo livello, qualunque sia lo scenario finanziario considerato [tra le diverse opzioni finanziarie presentate]“.
Di fatto il progetto viene rinviato a data da destinarsi.
La Corte dei Conti francese il 1° agosto 2012 scriveva: “Gli studi prevedono un’eventuale saturazione della linea storica intorno al 2035, sulla base di una capacità massima di trasporto di 15 milioni di tonnellate”.
La Commissione condivide quindi le conclusioni della Corte dei Conti e di tutti i servizi dello Stato francese, smentisce i lobbisti del TAV e questo progetto inutile.
I sostenitori del TAV, mentre si accanivano a difendere l’inutile progetto Torino-Lione, non hanno fatto nulla per il raddoppio delle linee esistenti tra Saint-André-le-Gaz e Chambéry e tra Aix-les-Bains e Annecy.
Non hanno fatto nulla per l’interramento delle linee.
Non hanno fatto nulla per mantenere le promesse di trasferire le merci dalla strada ai treni.
20 anni persi per gli abitanti della Savoia e milioni di euro di denaro pubblico sprecati.
Gli oppositori al TAV chiedono che siano realizzate le dichiarazioni fatte nel 2002 davanti al Parlamento che promettevano il trasporto di 300.000 camion all’anno sulle linee esistenti.
Chiedono che siano sviluppate le nuove tecnologie per il trasporto di merci in ferrovia (trazione distribuita, vagoni merci “intelligenti”).
Malgrado tutto questo e in evidente contrasto col buon senso e con l’interesse pubblico, il governo francese ha scelto di porre in esame il 10 luglio prossimo il progetto di ratifica dell’accordo franco-italiano del 30 gennaio 2012, che elimina il riferimento alla saturazione della linea storica.
Gli oppositori francesi al TAV commenteranno questo progetto di legge durante la conferenza stampa organizzata per il 28 giugno alle 10 a Parigi.
Il blocco immediato del progetto TAV, da Lione fino a Torino, è una necessità assoluta e una misura di buon senso che peraltro non condiziona e le scelte future.