Era a dir loro la manifestazione per il lavoro, per la solidarietà agli operai che dovrebbero aprire il cantiere, e perché no la spallata del mondo che lavora al movimento notav.
Le cronache, ben generose, parlano di 200 appartenenti alla Cisl a Susa questa mattina. I nostri occhi ne hanno visti persino meno (aggiungendoci agenti in borghese e giornalisti) però vogliamo essere buoni.
Eppure c’erano presenze importata (vecchio metodo) da Lombardia, Veneto, Toscana, Liguria ed Emilia-Romagna; non è mancata la rappresentativa istituzionale composta dal sindaco di Susa e Chiomonte, Il commissario Virano, il solito Esposito. Insomma una piccola riunione di famiglia all’aperto, che forse era meglio che si tenesse al chiuso per evitare questa becera figura.
Difendere il lavoro, la sicurezza e la legalità insieme, ha chiesto al movimento Antonio Castaldo, segretario generale della Filca di Torino , e di non disperdere energie in lotte su obiettivi sbagliati. A differenza della Cisl, i nostri obbiettivi sono chiari e giusti e mirano a difendere il territorio, i soldi pubblici e il lavoro in valle; peccato che la Cisl sia diventata la negazione della parola sindacato e si sia trasformata negli anni, grazie al suo leader Bonanni, un sindacato giallo, che difende gli interessi di industriali e padroni vari, a discapito, chiedendo sacrifici impossibili, ai lavoratori.
Non sono mancate le dichiarazioni del sindaco di Susa Gemma Amprimo che ancora oggi tiene il piede in più scarpe e del buon azzeccagarbugli Virano che glissando sulla data ultima per aprire il cantiere della Maddalena, ha riproposto il tema delle compensazioni al quale nemmeno lui crede più.
Certo è che la Cisl da queste parti non si è mai vista nelle difese delle fabbriche in chiusura a differenza del Movimento Notav che ha dato una mano, per quanto possibile, alla Gestind, o alla Cabind. L’abbiamo vista adesso che era ora di difendere la lobby del tondino e del cemento della quale fa pienamente parte.
Il movimento ha già spiegato ampiamento cosa è successo la notte in cui le forze dell’ordine hanno mandato avanti gli operai per tentare di aprire un varco alla Maddalena e non abbiamo manifestato contro questa giornata, non perché come dice qualche giornale, ci ha scoraggiato il numero di forze dell’ordine, ma perché abbiamo altro da fare come presidiare la Maddalena per difendere la nostra valle e il futuro di tutti.