Oggi si è aperta la quattro giorni di campeggio “Valsusa, università delle lotte”.
Un progetto di università popolare nata dalla necessità di confrontarci e discutere sul tema dei saperi e del loro utilizzo nelle lotte.
Ci sembra significativo come student* costruire questo percorso all’interno del campeggio di Chiomonte per vedere come la questione dei saperi di parte si intersechi su un piano di lotta reale e quotidiana con l’esperienza valsusina.
Il primo appuntamento della quattro giorni è stato il workshop “Social media battleground” con la partecipazione di Carlo Formenti docente di scienze della comunicazione all’università di Lecce. Durante il dibattito, molto partecipato, ci siamo confrontati sui mutamenti economici, politici e sociali avvenuti negli ultimi decenni dall’emersione di internet e dei nuovi social media.
Al centro della discussione il ruolo ambivalente della rete: da un lato l’uso che ne fa il capitale e il ruolo centrale che ha assunto nella finanziarizzazione dell’economia, dall’altro terreno per i movimenti per creare mobilitazione e controinformazione.
Non si può quindi nè considerarlo un luogo neutro e liberato dove regna un’ideologia di orizzontalità, nè rifiutarlo dal momento in cui è strumento importante e non eludibile per i movimenti.
L’interrogativo che inevitabilmente si pone diventa però in che modo l’organizzazione delle lotte possa sfruttare lo strumento della rete senza l’illusione di poter trovare lì la scorciatoia ad un percorso di sedimentazione e inchiesta sul territorio.
[da www.infoaut.org]
Il programma di stasera, giovedì 30 agosto, è invece:
Ore 17.30
Cultura, formazione e spazi sociali
Assemblea sulle lotte con Verdi 15 Occupata (Torino), Zero 81 Occupato (Napoli), Teatro Valle Occupato (Roma), Teatro Garibaldi Occupato (Palermo), Lavoratori e lavoratrici del Cinema (Torino).
L’adagio sul quale gioca il titolo dell’assemblea sulle lotte del mondo della formazione e della cultura è quello di un testo di Romano Alquati, ‘Cultura, formazione e ricerca’, che riteniamo importante da considerare anche quando andiamo a discutere ed organizzare il conflitto sui terreni ambivalenti ed ambigui del lavoro immateriale e cognitivo, dirimenti perchè centrali nei circuiti dell’economia del debito e fondamentali nella produzione e riproduzione delle nostre vite. Per confrontare esperienze di lotta formatesi diversamente quindi distinte culturalmente, combattute su territori distanti ma comunicanti a partire dalla loro differenza, quindi ricchezza.
Consigli di letture:
– ‘Oltre il giardino – L’esperienza di Macao e il lavoro creativo’, di Cristina Morini
– ‘Cultura formazione e ricerca’, di Romano Alquati
– ‘Verdi 15: un’alternativa, non un esercizio di compatibilità’, di Verdi 15 Occupata Torino
Ore 21.30
Serata hip hop con il Signor K da Bergamo