Ieri è terminata la coraggiosa resistenza dei notav che si erano barricati sul tetto dell’ex autoporto di San Didero. All’arrivo dei 1000 agenti di polizia il 13 aprile erano riusciti a beffare le forze dell’ordine e restare nell’area del futuro cantiere.
Hanno vissuto nel presidio del tetto dell’ex-autoporto per una settimana osservando il disboscamento dei 10.000 mq necessari alla costruzione di questa opera annessa al tav, ennesima colata di cemento in un territorio già martoriato da diossina e altre sostanze tossiche. Per tutta la settimana i No Tav li hanno sostenuti con cortei cori e battiture sulle recinzioni del nuovo cantiere. Il 19 aprile la polizia ha impedito in tutti modi l’arrivo di acqua e viveri cercando di sfiancare i resistenti, per protesta contro questo ennesimo sopruso 2 di loro si sono incatenati a un blocco di cemento.
I Vigili del fuoco sono saliti sul tetto e alla fine hanno rotto il blocco. I resistenti di San Didero sono stati portati a terra ieri notte sani e salvi. Nel frattempo le ruspe continuano a buttare giù alberi distruggendo uno degli ultimi polmoni verdi della bassa Val Susa.
A Sara düra, resisteremo 1 minuto più di loro! Forza notav!