Articolo de LA STAMPA del 4 gen 14
La procura di Torino non si smentisce mai e per un volantinaggio davanti e dentro il ristorante dove le forze di polizie mangianvano tranquillamente, per gli attivisti notav identificati (e chi si nascondeva…) nell’iniziativa di pressione, ora è ipotizzato il reato di stalking.
Siamo all’assurdo e il reato, già usato contro altri militanti notav, richiama ben altri fatti di cui le procure dovrebbero occuparsi in maniera corretta, ma a Torino la legge è arbitraria e i magistrati del pool notav, orfani di Caselli in pensione, proseguono la crociata.