Il Valsusa Filmfest da 25 anni si impegna a promuovere cultura, ricerca sulla memoria storica e soprattutto mantenere coeso il territorio, nella varie sue espressioni, agendo per una crescita culturale che sappia guardare anche all’area del dissenso, alimentando un pensiero critico come ci insegna don Lorenzo Milani.
Non è pensabile accettare di vivere in un luogo anestetizzato dove si criminalizza pesantemente ogni forma di dissenso e conflitto sociale. Quello che sta succedendo preoccupa e va ben oltre la misura adottata.
Abbiamo appreso con sgomento la condanna emessa dalla Procura di Torino ai danni dell’attivista No Tav Dana Lauriola. Due anni di carcere per una forma di protesta pacifica avvenuta nel 2012, e il rifiuto di qualsiasi misura alternativa alla detenzione. Le viene contestato di aver spiegato con un megafono in mano, durante l‘occupazione dell’autostrada Torino-Bardonecchia, le ragioni della protesta agli automobilisti.
Le aggravanti: far parte del movimento NoTav e vivere a Bussoleno questo significa criminalizzare tutto un territorio.
Il Valsusafilmfest esprime piena solidarietà a Dana e viva preoccupazione per il vacillare del diritto al dissenso e alla democrazia.