In questi giorni la stampa nazionale ci regala due notizie degne di nota, il polverone sollevatosi con l’incauto atto del sottosegretario alla Giustizia
Andrea Delmastro, accusato di aver passato un documento di intercettazioni a danno di Alfredo Cospito, al suo compagno di merende Giovanni Donzelli, precede soltanto di qualche giorno la condanna per peculato della vecchia conoscenza Augusta Montaruli, sottosegretaria all’Università.
Insomma, per Fratelli d’Italia i nodi vengono al pettine.
Augusta, dopo aver confuso un po’ i conti pubblici con la sua lista della spesa tra borse, libri (di dubbio gusto), ristoranti e swaroski, viene condannata in appello alla Cassazione, e così, si dimette dopo poco più di tre mesi di mandato. “Ho deciso di dimettermi dall’incarico di Governo per difendere le istituzioni certa dellamia innocenza”, ha dichiarato. E questa volta però invocare giustizia non conviene a nessuno, come si dice chi di spada ferisce,di spada perisce.. Delmastro, dal canto suo, conosciuto per essere un idolo tra la polizia penitenziaria con le sue visite al carcere di Santa Maria Capua Vetere e di Biella, punte di diamante del sistema penitenziario italiano in fatto di torture e pestaggi sui detenuti, oggi viene scortato da uno dei 27 agenti sospesi dal carcere di Biella indagati di reato per tortura. Aspettiamo dunque che arrivi la scossa di coscienza legalitaria anche a lui.
Sicuramente, non stiamo qui a gioire perché “giustizia” è stata fatta, abbiamo ben altro a cui pensare, ma almeno una risata davanti a chi ancora parla di legalità con le mani sporche di marmellata ce la facciamo con piacere.