di Lele Rizzo – Blog@Huffington Post– Sono tanti e diffusi i sentimenti che suscitano le notizie di questi giorni in merito alla “bella vita” nei consigli Regionali. Fiorito certo, ma anche la Finanza che varca la soglia della Regione Piemonte perché vengono alla luce, per il momento, rimborsi spese generosi per i consiglieri per sagre, feste ed incontri per 591 mila euro.
Nulla di nuovo, del resto siamo nel Paese dell’austerity ma non per tutti. Non voglio dilungarmi sul discorso della casta perché lo darei ormai per acquisito, giacché nemmeno con il decreto anticorruzione la classe politica riesce a fare bella figura.
Vorrei invece soffermarmi su un altro aspetto di questa vicenda che è ancora più vistoso. Gli stessi che vivono la politica come un mestiere ben retribuito e trasudante privilegi (che a volte non sono sufficienti come mi par di capire…) sono gli stessi che prendono decisioni che ricadono direttamente sulle nostre vite, quelle importanti, come il costo ticket di una visita medica, la costruzione di una scuola o le detrazioni dalle buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici per esempio.
Gli stessi, soprattutto per il caso che conosco meglio, decidono che un’opera inutile e costosa (senza ricadute) come la Torino Lione sia di primaria importanza. Gli stessi che chiedono fermezza nelle conferenze stampa e decidono capitolati di spesa sulla testa di tutti.
Badate bene, il Tav non è solo inutile a livello trasportistico, è oggi l’emblema del sistema politico ed economico; legale, sia ben chiaro. Non c’è reato esplicito nella Torino Lione, ci sono trattati legali, appalti e tante altre cose che non costituiscono reato per i codici penali e civili (a dire il vero qualcuno sì, ma la Procura del capoluogo torinese guarda da un’altra parte...), ma lo sono “di fatto”, nei confronti della popolazione della Val di Susa e dell’Italia intera (visto che sono soldi pubblici).
Quest’opera è la cassaforte dei partiti e dei grandi interessi di lobby e corporation, e per questo va difesa con le unghie e con i denti, da personaggi come Batman o dal consigliere di turno che si far rimborsare le settimane bianche.
E’ chi decide, il problema che solleviamo da tempo (insieme agli altri), e continuo a pensare che il movimento Notav di ragioni ne abbia veramente tante, ogni giorno di più.
Ad esempio la delibera del Cipe per il tunnel geognostico della Maddalena prevede che i fondi siano stornati da quelli per la messa in sicurezza delle scuole (qui c’è la delibera del Cipe), oppure che a fronte dei 17 miliardi di euro previsti (sono molti di più) per il Tav, con soli 5 si ricostruirebbe per intero l’Aquila. E lasciamo anche stare che tre metri di linea valgono quanto una scuola materna di 4 sezioni.
Lasciamo stare, “siamo contro il progresso in Val di Susa”, ma secondo me chi prende certe decisioni con tanta convinzione è un po’ meno appariscente del Batman ma conti alla mano, non fa gli interessi di tutti. Del resto è stato presentato il progetto della stazione internazionale di Susa e il commissario del governo ha avuto il coraggio di spiegarci come con “soli” 50 milioni di euro si creeranno almeno 150/200 posti di lavoro... ma oggi si sa il lavoro è sempre più prezioso.
Intanto questo sabato a Serravalle ci sarà una manifestazione organizzata dai Notav Terzovalico che tra luglio ed agosto si sono opposti, riuscendoci, agli espropri dei terreni, e anche in questo caso, chi decide è importante.