E’ a margine della festa della Repubblica che il prefetto di Torino Alberto Di Pace, risponde alle domande dei cronisti che gli chiedevano dell’apertura del cantiere della Maddalena.
“E’ un problema tecnico di ordine pubblico e di sicurezza. Sarà il questore a decidere i tempi e i modi”. “Che l’opera si debba fare è fuori discussione, così come è fuori discussione che ci sia una finestra che consente l’inizio nel mese di giugno”.
Sarà il caso ma mentre le parate militari festeggiavano il 2 giugno, nella Libera Repubblica della Maddalena bagnata dalla pioggia, il morale era alto e la polenta riempiva i piatti.
Abbiamo capito ancora una volta che il problema è solo di ordine pubblico, perché la politica è incapace di confrontarsi con le ragioni del movimento notav . E allora abbiamo capito di essere sotto studio per il blitz che il questore Aldo faraoni dovrà organizzare, fregiandosi di eseguire evidentemente gli ordini della lobby del tondino e del cemento che ha chiesto a gran voce l’intervento.
Abbiamo anche definitivamente appreso che la data del 31 maggio è diventata la “finestra di giugno”, ma noi da bravi testardi, non molliamo e ci organizziamo a resistere nel tempo.
Con queste affermazioni, le nostre ragioni crescono ancora di più, del resto come si fa a non resistere con tenacia a chi vuole intendere una storia così importante come quella valsusina “solo una questione di ordine pubblico”.
Viva la lotta No Tav!
Viva la libera Repubblica!