di Alberto Poggio – Questa mattina i mezzi di informazione annunciano all’Autoporto di Susa la comparsa qualche trivella, con il solito accompagnamento di forza pubblica. Le cronache parlano l’avvio di sondaggi per il progetto della Torino-Lione.
Ma io non sono convinto di quello che dicono i giornali.
Mi viene il dubbio che tutto questo dispiegamento di forze dell’ordine sia in realtà alla caccia della pervicace e conclamata presenza della criminalità organizzata sul nostro territorio. Soprattutto negli appalti, come dice la cruda attualità: “in Lombardia tutte le grandi opere sono state infiltrate dalla mafia” (Il Corriere della Sera, 30 ottobre 2012, http://goo.gl/3dHTe).
Mi viene il dubbio che le trivelle a Susa siano alla ricerca di petrolio per scaldare le scuole della Provincia di Torino, che rischiano di restare al gelo nelle prossime settimane: “senza fondi le classi al freddo”, (La Stampa, 5 novembre 2012, http://goo.gl/7NNVE).
Mi viene il dubbio che i buchi che vorrebbero fare a Susa siano per mettere ancoraggi. Per fissare i teli da mettere sui tetti delle scuole di Rivoli quando piove. Che non cadano più controsoffitti.
“Siamo all’imbocco delle Valsusa, c’è vento” (La Stampa, 12 novembre 2012, http://goo.gl/GLv49).
Ma credo che i dubbi non vengano solo a me.
Alberto Poggio