Inizia di nuovo la lotteria radioattiva: quale sarà la città o il paese che si vedrà passare vicino alle proprie case l’ennesimo treno di scorie radioattive?
Già, perché sembra proprio che il governo dei tecnici abbia deciso di continuare a rispettare il patto con Areva per l’invio del materiale irraggiato verso la Francia, in quel di “La Hague”, il terzo trasporto di scorie nucleari su dodici, i primi nel 2011 in febbraio e maggio.
Anche allora si era cercato di tenere tutto all’oscuro, ma l’attenzione dei cittadini rimase sempre alta e riuscirono ad organizzarsi per aspettare l’arrivo delle scorie in alcune delle stazioni che il treno avrebbe toccato. Ma la tensione salì, in particolare ad Avigliana e Condove, dove le forze dell’ordine, con violenti cariche, riuscirono a sgomberare i manifestanti che occupavano i binari della stazione.
Le cose sembrano non cambiare mai, in nome di un accordo da 250 milioni di euro, si continua a far correre rischi incalcolabili alla popolazione e al suo territorio. Del resto il calendario per i trasporti batte il tempo, entro il 2012 si vorrebbe mettere la parola fine ai trasporti per la Francia, quantitativo stimato in 164 elementi di combustibile irragiato pari a 30 tonnellate, proveniente da Saluggia, salvo poi vederle tornare indietro ritrattate e radioattive quanto prima. Dal canto suo lo aveva confermato anche il ministro dell’ambiente Clini, aggiungendo che stavano valutando anche percorsi alternativi.
Scorie nucleari, milioni di euro e salute, una partita che difficilmente gioca a favore dell’ultima interessata: la salute. Poco importa se poi il giocattolo si rompe nelle mani di questi signori, perché tanto a farne le spese sono i soliti, sarebbero centinaia di migliaia di persone, che dovrebbero fare conti con una contaminazione radioattiva di disastrose e incalcolabili previsioni.
Come dicevamo all’inizio diversi saranno i comuni che avranno la sfortuna di trovarsi in mezzo a questo tratto ferroviario( Vercelli ,Novara, Mortara, Alessandria, Asti, Torino, Avigliana e su per la Val di Susa) verso la Francia e pazienza se i sindaci non sappiano nulla o peggio ancora sappiano ma preferiscano il silenzio, dimenticandosi che da primi cittadini dovrebbero fin da subito adoperarsi negli interessi della collettività, siano essi obbligati dalla legge oppure no. Di conseguenza in vista di un’estate che prospetta un traffico ferroviario intenso con destinazione La Hague, non rimane che promettere che l’attenzione rimarrà alta, volta ad impedire ancora una volta il silenzio che su questi trasporti si continua a portare avanti ma anche la loro pericolosità ed inutilità che mette a rischio di incidente nucleare ignari popolazioni che da un sonno tranquillo si troverebbero in un incubo che anche al risveglio non avrebbe fine.