Il consiglio dei Ministri ratifica l’accordo Italia-Francia e Il presidente Cota: «Ora accelleriamo i lavori». Così titola La Stampa qui. Peccato che il consiglio dei ministri non possa ratificare nessun accordo, semmai come poi si legge nell’articolo il CDM approva”il disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione dell’accordo fra l’Italia e la Francia per la realizzazione e l’esercizio della nuova linea ferroviaria Torino-Lione”. Che detto in parole povere significa l’impegno politico da parte del governo dell’inciucio d’impegnarsi a riconfermare l’accordo (sempre politico) con la Francia già ratificato diverse volte.
Detto questo non avevamo dubbi sula strada instrapresa dal governo Letta visto chein Valle le prove generali per un governo del genere, esistono d atempo. PD e Pdl uniti nella lotta contro i notav da tempo, superando divisioni politiche persino storiche nella regione, cancellate dal risultato sperato: incasassare politicamente e sopratutto econimicamente i finanziamenti e la gestione dle potere derivante dall’opera.
Come dicevamo non ci stupiamo di nulla, siamo abituati ad accordi ed impegni da Montecitorio da ormai non sappiamo quanti anni. Sono passati Presidenti del Consiglio, Presidenti della Repubblica, Ministri dei trasporti e politicanti vari, ma siamo ancora qui, con il governicchio di turno ad esultare per qualche centimetro di buco scavato ben difeso da un esercito. Noi invece ci siamo, determinati come non mai, sapendo che non sarà il Parlamento il luogo in cui fermeremo quest’opera, ma nel solito posto: sulle barricate e lì ci vedremo.