da Spinta dal Bass – Dopo l’arresto di Incalza se ne sono dette tante sul suo conto: ras del ministero delle infrastrutture, superburocrate delle grandi opere, padre della “criminogena” legge obiettivo. Ma nessuno ha sottolineato come dopotutto Ercole fosse un lavoratore indefesso.
Ci è stato segnalato questo documento che rende finalmente giustizia alle sue fatiche.
Perchè secondo voi dov’erano i paladini e i fautori delle grandi opere il 31 dicembre? Cosa facevano a capodanno politici e imprenditori che magnificano ad ogni occasione i mega progetti? Erano a Cortina a sciare aspettando il cenone o su qualche spiaggia tropicale a godersi il sole in pieno inverno! Ercole no. Lui stava chino sulla sua scrivania, a la-vo-ra-re! Perchè le grandi opere richiedono grandi sacrifici. E così il trentuno di Dicembre dell’anno del signore 2014 Ercole Incalza sistemava i documenti da mandare al Dipe e al Ministero dell’Economia per far approvare la Torino-Lione. Altro che cenone, il Tav esige dedizione, anche se hai settant’anni suonati e meriteresti riposo, almeno l’ultimo dell’anno. Ercole operava a capodanno, strenuamente e alacremente, per permettere l’approvazione dell’alta velocità in Val Susa: cavaliere del lavoro sul campo.
Ma qual’è la ricompensa di tanta dedizione? L’ingratitudine! Perchè basta un inghippo giudiziario ed ecco che l’ultimo senatore del pd può permettersi di misconoscere l’enorme lavoro di Incalza. Già, perchè come abbiamo già avuto modo di rilevare, per l’Aleksej Stakanov dei social network il lavoro di Ercole si limitava alle compensazioni:
Ingrati. Il prossimo capodanno lavorate voi!