Un documentario di 15 minuti sulla devastazione causata dal progetto Torino-Lione con le testimonianze di coloro che da tempo lottano su entrambi i lati del confine per preservare l’acqua, la terra e le montagne.
Il 17 giugno, incontriamoci in Val Maurienne per avere un impatto reale sul progetto e far sollevare le Alpi!
Da decenni, su entrambi i versanti delle Alpi, in Francia e in Italia, collettivi e associazioni si battono affinché un progetto enorme, inutile e disastroso non veda mai la luce. Si tratta della seconda linea ferroviaria Torino-Lione: 30 miliardi di euro per 270 km di devastazione, in superficie e attraverso molteplici gallerie sotto le nostre montagne. Il solo tunnel transfrontaliero rappresenta 2 canne, ciascuna lunga 57,5 km! Le conseguenze? 1500 ettari di aree agricole e naturali alterate artificialmente, milioni di tonnellate di rifiuti provenienti dalle gallerie da stoccare e il drenaggio di 100 milioni di m3 di acqua sotterranea ogni anno, che prosciugherà irrimediabilmente le montagne. Se l’acqua è vita, allora è il diritto alla vita della popolazione locale che questo progetto sta attaccando…
Il trasporto di merci su rotaia anziché su strada è davvero ecologico? Certamente sì. Se non fosse che esiste già una linea, sulla quale il trasporto merci su rotaia è crollato perché volutamente sottoutilizzata: 10 milioni di tonnellate trasportate nel 1993 contro i 3,3 milioni del 2021. E tutto questo nonostante i recenti e importanti lavori di messa a norma della linea!
E il clima? L’impatto dei lavori è tale che ci vorranno decenni per sperare di compensare il debito di carbonio che si sta creando in questo momento (secondo la Corte dei Conti europea, dovremo probabilmente aspettare fino al… 2085 !). In un momento in cui tutti concordano sull’urgenza del cambiamento climatico e sulla necessità di un’azione immediata, la Torino Lione contribuisce attivamente al riscaldamento globale.
Simbolo di un’epoca in cui si parlava solo dell’esplosione del traffico merci e dell’alta velocità, questo disastro ambientale è già iniziato (sono stati scavati 11 km dei 115 km necessari per il tunnel transfrontaliero), ma è ancora possibile evitare il peggio facendo deragliare questo progetto ecocida.
Il 17 e 18 giugno si terrà una mobilitazione internazionale in Val Maurienne, organizzata da Soulèvements de la Terre e da numerose organizzazioni che si battono da tempo contro questo progetto.
Venite e unitevi a noi!