Ecco un breve resoconto delle vicende della giornata di oggi giovedì 29 agosto 2013. Al termine aggiungiamo alcune considerazioni
Questa mattina sul presto le forze dell’ordine hanno accompagnato i tecnici del comune di Chiomonte a staccare la corrente elettrica al campeggio, aiutati anche dal supporto di uomini della digos che a quanto pare controllavano le strade di accesso in arrivo dal ponte di Exilles e da Chiomonte. Ci siamo recati in Comune per protestare sull’accaduto ma non ci sono state possibilità di dialogo. La segnalazione ai tecnici del comune era arrivata qualche giorno fa dai carabinieri di Chiomonte che segnalavano all’amministrazione comunale “un uso difforme dai lavori agricoli, della fornitura di energia elettrica” all’epoca richiesta (questa l’unica formula con cui è stato concesso dall’azienda elettrica municipale il contratto ai no tav). Pertanto il Comune ne ha disposto l’immediato smantellamento disponendo il recesso del contratto.
Non si è capito tra i pochi che sono rimasti al campeggio, il dispiegamento di uomini intorno al tecnico che ha scollegato la corrente. Forse pensavano che ci sarebbe stata una risposta immediata da parte nostra. Nonostante ciò il morale, se fosse questo che intendevano reprimere ulteriormente, rimane alto e per la cena prevista di questa sera (cena basca), ci si è organizzati con un generatore.
Stamattina per altro doveva aver luogo un volantinaggio al mercatino del giovedì di Chiomonte, ma non è stato possibile effettaurlo poichè erano presenti a “sorvegliare” gli attenti carabinieri della caserma del luogo…
Alle prossime. Saluti no tav a lume di candela…
Da sempre il movimento no tav si dà delle strutture, i presidi ed i campeggi per informare, discutere e lottare. Queste strutture sorgono là dove la “grande opera” vuole distruggere e consumare il territorio. Piccole costruzioni dunque per fermare una grande e distruttiva costruzione, costruite con il lavoro volontario di molti no tav usando materiali di recupero che vengono magari dismessi o parcheggiati nelle discariche. Quindi zero consumo di materie prime, materiali locali e molto risparmio. Acqua e luce vengono acquistate dai normali gestori a cui ogni famiglia accede per la propria abitazione. Con cene e donazioni vengono regolarmente pagate le bollette e in modo assembleare si esaminano i conti. Sono però strutture scomode a chi ruba denaro pubblico e devasta l’ambiente come nel caso del progetto tav Torino Lione, lì si discute, si lotta si pensa in modo libero. Ecco allora che con ogni mezzo fornito dalla legge, molto spesso piegando la stessa a proprio uso e consumo i giudici, le forze di polizia sequestrano le stesse, le distruggono, in alcuni casi vanno anche a fuoco e da oggi tagliano anche le forniture di acqua e luce.