Con la coda di paglia, Ltf fa sapere che durante i controlli periodici dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), per monitorare le condizioni del torrente Clarea, i tecnici incaricati hanno constatato una evidente moria di pesci e hanno riscontrato alghe verdi a valle di una tubazione fuori dall’area del cantiere.
In seguito a tale riscontro L’Arpa ha richiesto la documentazione per verificare gli elementi progettuali e di gestione della vasca di tenuta.
Anche da parte del movimento è in corso una verifica dei prevelievi che abbiamo fatto nelle acque del Clarea e vedremo i risultati a confronto. Sta di fatto che l’uscita a mezzo stampa di Ltf denota un mettere le mani avanti sull’ennesimo probabile danno ad un territorio già pesantemente violentato dal cantiere e dall’aparato di sucurezza.
Non è mai stata fatta luce sull’impatto del continuo e massiccio uso dei gas al cianuro (lacrimogeni cs) sulla flora e sulla fauna dei boschi della Maddalena, e in ogni caso è da tempo che gli insetti scarseggiano e gli animali che un tempo frequentavano la zona ora non ci sono più.
Sono oltre 5000 gli alberi abbattuti per far spazio al cantiere(Il disboscamento della Val Clarea: ecco l’opera compatibile con il territorio), ora tocca agli animali?