Da più di vent’anni il Movimento No Tav si batte contro la costruzione della linea ad alta velocità Torino Lione. Un’opera inutile e dannosa sia per la Valsusa sia per il futuro dei cittadini che la abitano.
Al contrario di quello che fin dall’inizio hanno detto i politici italiani succedutesi al governo, spendendo parole vane per cercare di avvalorare la tesi a proposito dell’effettiva e reale necessità del progetto in questione, il movimento è sempre riuscito a dimostrare in ogni sede quanto quest’opera non solo non serva materialmente alla Valle, ma anche quanto pesi sulle finanze pubbliche dell’Italia.
Il mondo dell’istruzione non è esente da tutto ciò. Da troppo tempo si sente parlare di edifici che cadono a pezzi, carenza dei materiali indispensabili, aule sovraffollate, insufficienza di personale, tagli ai posti letto nelle residenze universitarie, mancanza di fondi per dottorati, borse di studio e laboratori, trasporti cari e inefficienti. E questo perché le manovre attuate anche in questo campo risentono profondamente della crisi economica in cui siamo precipitati a causa della cattiva gestione delle risorse da parte dei vari governi che si sono dati il cambio alla “guida” dell’Italia.
Nonostante questo l’opera non è mai stata messa in discussione e anzi ha sempre trovato sostegno e appoggio da chi, giorno dopo giorno, mette in atto uno spreco esorbitante di denaro pubblico di fronte a problemi più concreti e reali che da anni stanno mettendo in ginocchio l’Italia : tagli nei principali settori, dalla sanità all’istruzione passando per la difesa dei territori, stipendi ridotti all’osso, emergenza abitativa, aumenti del costo medio della vita. Ma, a quanto pare, le priorità del governo Italiano rimangono altre : dall’Expo di Milano, alla linea ad alta velocità Torino Lione
Il Movimento No Tav ha sempre cercato di osteggiare con tutti i mezzi possibili la realizzazione di quest’opera e per questo, da più di due anni, frequenta giornalmente le aule di tribunale. Infatti, non potendo utilizzare altri mezzi per sconfiggere i No Tav, è oggi la magistratura l’organo predisposto a portare avanti con più determinazione di prima il cosiddetto “sistema tav” : oltre mille indagati, accuse di terrorismo, risarcimenti smisurati, fogli di via, capi d’imputazione che hanno dell’assurdo e, da poche settimane, più di 40 No Tav condannati a 140 anni di reclusione complessivi. Senza dimenticare tre ragazzi ancora in carcere e quattro ai domiciliari.
Noi come giovani abitanti di questa Valle e cittadini di questo Paese non possiamo accettare tutto ciò. Non possiamo accettare che ancora una volta ci sia chi decide per noi il nostro futuro. Non possiamo accettare che il governo di turno porti l’Italia a un punto di non ritorno. Non possiamo accettare che scuole e università vengano “declassate” a favore di opere e progetti che hanno il solo obiettivo di portare ancora più soldi nelle tasche dei soliti pochi noti.
Per questo invitiamo tutti i giovani valsusini alla manifestazione che si terrà il 21 febbraio a Torino.
Perché il futuro è nostro e lo decidiamo noi, perché vogliamo difendere la nostra terra, perché se battersi contro uno sperpero enorme di denaro pubblico vuol dire essere colpevoli di resistere contro un’opera inutile e dannosa come la Torino Lione, siamo colpevoli anche noi.
Giovani No Tav