Nei giorni scorsi il direttore del settimanale ValsusaOggi ha indetto un convegno invitando i personaggi politici della Valsusa a parlare con i ragazzi delle scuole, futuri elettori. In questo modo di fatto c’è stata una vera e propria campagna elettorale all’interno della scuola. Scuola nella quale però non si può parlare della questione TAV.
Per questo motivo sta mattina diversi ragazzi e ragazze si sono riuniti all’entrata dell’ Itis E. Ferrari di Susa per manifestare il loro dissenso verso il teatrino politico che avveniva all’ interno dove coloro da cui trasuda vigliaccheria si sono prodigati per farsi vedere interessati rispetto alle proposte dei giovani.
In realtà è stata una messa in scena politica.
Notevole inoltre il dispiegamento di forze dell’ordine, anche in assetto antisommossa.
Come giovani no tav ci sentiamo profondamente indignati da tutto ciò che è accaduto sta mattina e ci poniamo la domanda: perché una scuola deve essere quasi militarizzata per quello che loro spacciano come un semplice incontro per gli studenti?
Riportiamo a seguito la lettera scritta da uno studente presente oggi al presidio:
Questo,oggi è il modo comune di dire no,
di molte persone e di molti giovani offesi.
É il grido di noi studenti che non siamo liberi di esprimere le nostre idee.
É il grido di ogni lavoratore onesto italiano.
Perché questo, contrariamente a quanto si possa pensare non è altro che un modo per strumentalizzarci.
É il modo per renderci ciò che vogliono,
le camionette all’interno e la negazione di esprimere le nostre idee non è nient’altro che un modo per favorire la nostra povera politica corrotta.
Esibire la carta d’ identità all’ingresso della mia scuola, anche se purtroppo mi viene difficile chiamarla tale.
Per poi essere scortati sino alle proprie aule.
Qui oggi si è parlato di futuro, un futuro dove però come possiamo ben vedere non saremo liberi di esprimere la nostra opinione.
Questo è ciò che ci passano…
È la possibilità negata di far valere le idee dei giovani
Oggi a questo progetto non si è potuto parlare di trasporti, né quantomeno di proposte giovanili.
Perché?
Perché forse si rendono conto di essere nel torto.
Perché da sempre le idee non uguali,non conformi e non standard hanno intimorito tutte quelle persone che adesso si dicono aperte al dialogo
Ecco perché noi oggi siamo qui!
A mio parere è stata una mossa puramente politica, mirata alla strumentalizzazione vera e propria degli studenti
Ora e sempre
No Tav