da LunaNuova
Espropri Tav: progetto definitivo, un lungo elenco da Susa a Caprie.
Preoccupata anche la sindaca Gemma Amprino: «La lista è molto più lunga del previsto»
Come se di carne al fuoco non ce ne fosse già abbastanza, la scorsa settimana il movimento No Tav si è visto piovere fra capo e collo anche l’avvio ufficiale da parte di Ltf dell’iter di approvazione del progetto definitivo della Torino-Lione, con annesso l’interminabile elenco dei terreni da espropriare: 24 pagine fitte fitte di proprietà che verranno toccate dall’opera. In fondo è il film già visto per il tunnel della Maddalena, ma la trama, se possibile, appare ancora più intricata da sbrogliare. La stessa Gemma Amprino, che da quando è sindaco di Susa ha sempre tenuto una posizione di massima apertura rispetto all’opera, è balzata sulla sedia nello scorrere una lista lunga così di segusini interessati dagli espropri. L’avviso fissa alla data di mercoledì 10 aprile l’avvio dell’iter e dei conseguenti 60 giorni entro i quali le amministrazioni comunali, gli enti, i gestori di interferenze con l’opera e le persone espropriate possono inviare a Ltf le loro osservazioni, che dovranno però limitarsi a proposte di variazione che non modifichino la localizzazione, né le caratteristiche delle opere né i limiti di spesa. I tecnici della commissione Tav saranno a disposizione dei Comuni per raccogliere tutte le osservazioni da inviare agli enti competenti. Molti i comuni coinvolti: non solo Susa e dintorni ma anche Condove, Chiusa e Caprie, interessate dai siti di deposito del materiale di scavo.