Finalmente torna a casa Fulvio, No Tav ai domiciliari dal 21 giugno scorso, che quest’oggi ha ottenuto lo spostamento dei domiciliari al presidio di Venaus, sua abitazione al momento dell’arresto.
Tale decisione non è però andata giù ai solerti pm con l’elmetto, Rinaudo e Padalino, che a quanto pare sono insorti chiedendo l’immediata modifica dell’applicazione.
Il presidio di Venaus, nonostante le restrizioni a cui Fulvio continua ad essere sottoposto, ritrova una delle persone che ne ha cura e che col suo lavoro contribuisce a mantenere luogo di accoglienza per i tanti che continuano ad attraversarlo.
Padalino e Rinaudo, pm infastidìti, ci chiediamo come mai non ne approfittino per farsi un po’ di vacanza…piuttosto, se proprio non riuscissero a staccarsi dalla loro ossessione, potrebbero seguire le truppe liguri che da Ventimiglia si passeranno l’agosto al cantiere. A quanto pare è diventato luogo di riflessione e “formazione” per la polizia troppo esuberante, perchè non metterlo a disposizione anche ai procuratori amanti del tunnel geognostico? Potrebbero osservarlo per ore ed ore…
Nel mentre che i vertici decidono, noi auguriamo il ben tornato a Fulvio al presidio di Venaus!
Ci sei mancato!
Liberi tutti/e!