Ennesima mattinata di perquisizioni e di misure cautelari per i no tav.
Le accuse, come sempre, quando a formularle è la procura sabauda, sono pesanti: tentata rapina e violenza privata. Ma cos’è successo?
I fatti a cui si riferiscono: niente più che un diverbio dove nessuno è stato sfiorato neanche lontanamente con l’ultima falange di un dito.
Ma se quel qualcuno si chiama Erica de Blasi e scrive su Repubblica ecco che si mobilita la procura, confermando quella simbiosi tra giornalisti e PM che condanniamo da un po’.
Eppure per un fatto tutto sommato banale la casa di un ragazzo del nostro comitato è stata messa a soqquadro per la seconda volta nel giro di un paio di settimane (non è una intimidazione questa?) e lui insieme ad altri due ragazzi sono stati posti agli arresti domiciliari con il massimo delle restrizioni.
Tanta sproporzione fra la realtà dei fatti, l’accusa che viene mossa, e le misure restrittive adottate rendono evidente come ormai la procura non intende più perseguire i singoli reati, ma punire il dissenso, il pensiero difforme.
Si persegue la lotta, non il singolo reato. E questo è un fatto gravissimo!
Questa sera ci troveremo alle 21 sotto casa di Giuli, ad Avigliana, per fargli sentire la nostra solidarietà e complicità, per ribadire che non ci fermeranno.
Spazio Sociale VisRabbia – Comitato No Tav Spinta Dal Bass