In questi ultimi anni più di mille cittadini italiani sono stati incriminati per il sostegno alla lotta della Val Di Susa contro le perforazioni della TAV, seminatrice di amianto.
Una repressione su scala di massa è in corso a opera di un reparto della Procura di Torino che si occupa esclusivamente di reprimere la resistenza della Val Di Susa.
Culmine di questo accanimento è l’ accusa di terrorismo ai danni di quattro persone che avrebbero danneggiato un macchinario.
Proprio così e senza alcuna misura tra parola e cosa: quattro cittadini italiani sono imprigionati con incriminazioni alla Bin Laden per un danneggiamento.
Sarebbe accusa degna della più fragorosa pernacchia se non ci fossero quattro vite insaccate dentro le prigioni con questa imputazione.
A questo si aggiunge un regime di detenzione particolarmente punitivo nei confronti di cittadini innocenti fino a prova contraria.
Il 10 maggio, quattro giorni prima dell’apertura del loro processo si va in pazza per loro.
Contro l’oscena accusa di terrorismo
per la libertà loro
per l’ aria, l’acqua, il suolo e la salute pubblica della Val Di Susa
Erri De Luca