Oggi è stato presentato il nuovo logo di Telt, la società che dovrebbe progettare e costruire la Torino Lione. L’operazione simpatia&inclusione era stata pensata in grande, con inaugurazione del concorso al Museo del Cinema di torino e premiazione, oggi a Lione al Musee des Confluences davanti ai quasi 300 partecipanti (dicono i giornali…).
Sono stati presentati 241 progetti (176 italiani e il resto francesi) di cui uno solo dalla Val Susa e nessuno con messaggi polemici o insulti (ci tengono a far sapere), e hanno vinto due ragazzi scelti da una giuria che tra gli altri comprendeva Marie-Ange Brayer, Capo dipartimento design e prospettiva industriale del Centre Pompidou, Patrizia Sandretto, Presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Luca Beatrice, Presidente del Circolo dei Lettori di Torino e critico d’arte, Jacques Bruyas, Paolo Damilano, Presidente del Museo del Cinema e di Film Commission Torino Piemonte, e Paolo Pininfarina, Presidente Gruppo Pininfarina S.p.A..
Ora, non ci sarebbe nulla di dire se non fosse solo l’ennesima operazione di marketing della Torino Lione, che si da un pò di trucco facendo fare il logo per concorso mentre costruisce cantieri e progettazioni tra amici degli amici, abusando dei fondi pubblici.
Qualcosa da dire c’è perchè il logo scelto, benchè dovrebbe rappresentare “un segno essenziale in cui la “L” di Lione si allunga a formare il tratto orizzontale della “T” di Torino. Tra le lettere l’ideogramma è composto da una serie da barre verticali verdi di varia altezza che ricordano le onde sonore”, nella realtà incarna bene lo spirito della Torino Lione e rappresenta un bel manganello modello tonfa, quello usato dalle forze dell’ordine nelle piazze e sopratutto in Valsusa per far accettare con la forza un progetto inutile e dannoso per tutti!
Bella rappresentazione! Evidentemente la giuria ha compreso bene la storia della Torino Lione e cosa utilizza e intende utilizzare lo Stato per realizzarlo: un bel manganello.