In questi giorni di emergenza ci si immagina le forze dell’ordine tutte impegnate a ”dare una mano” nella gestione…e invece come al solito, esiste un gruppo speciale che non riposa mai, anzi si annoia: è la DIGOS (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali).
Senza manifestazioni e iniziative politiche non hanno niente da fare, nessuno da fotografare, nessuno da riconoscere, nessun rapporto da stilare e allora…si dedicano con cura ai notav.
La vicenda di Giorgio è conosciuta dai più, dapprima la sospensione della patente per ripicca, poi la sfortuna di un brutto incidente che l’ha visto salvo per miracolo, poi gli arresti domiciliari mentre era in convalescenza, poi ancora arresti in carcere, poi ancora domiciliari preventivi. Tutto per cosa? Per iniziative di lotta del movimento.
La Questura ha sempre avuto un occhio di riguardo per Giorgio, con pedinamenti e “altre operazioni speciali” per sequestrargli varie auto delle quali era alla guida, visto che ha sempre deciso di non rispettare l’ingiusto provvedimento. Operazioni speciali, con pedinamenti e molto altro solo per un verbale, neanche fosse Al Capone.
E adesso ci risiamo, dobbiamo raccontare dell’ennesima opera della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali.
Il giorno prima di Pasqua Giorgio si è recato a Sant’Antonino di Susa per fare fisioterapia, come fa abitualmente, per rimettersi dal grave incidente subito, appuntamenti ricorrenti e sempre autorizzati. Di solito si reca a Sant’Antonino in pullman o in treno oppure accompagnato da parenti, e per chi conosce i luoghi, arrivando da Piossasco il viaggio è lungo e vede sempre un passaggio da Torino, in andata e in ritorno.
Il giorno prima di Pasqua, e in piena emergenza Corona Virus Giorgio non voleva chiedere ai propri parenti di “rischiare” il viaggio visto il divieto di uscire, né tantomeno fare il viaggio infinito con i mezzi, vista la pandemia. E allora ha deciso di prendere la sua auto per fare prima e muoversi in sicurezza.
Arrivato alla clinica verso le 11 si è trovato in una situazione imbarazzante con scooteroni e moto che lo seguivano (ben tre) e un camper appostato alla clinica.
Ha capito subito che era in atto l’OPERAZIONE SPECIALE.
Più di 8 uomini della Digos impegnati nel suo pedinamento che si erano premurati di organizzare controllando i suoi appuntamenti, con il dispiego dell’intelligence!
Dopo varie goffe azioni, tutte facilmente registrate (in giro non c’è nessuno tra l’altro), Giorgio decide di lasciare lì la vettura e tornare in treno, partendo alle 12.30 dalla stazione di Sant’Antonino e arrivando a Porta Nuova alle 13.15 per poi prendere un pullman per andare a casa a Piossasco.
A Porta Nuova la Polfer lo ferma e lo perquisisce sotto l’occhio vigile di un agente della Divisione Operativa Operazioni Speciali, che lo seguiva in treno e poco prima scambiato da semplice cittadino dagli stessi agenti.
Poi si reca in pullman verso casa.
Dopo le festività pasquali si presentano a casa del “ricercato” per notificargli il sequestro dell’auto, a compimento dell’OPERAZIONE SPECIALE.
Siamo al ridicolo, ma siamo anche alla persecuzione…sarà meglio che appena possibile torniamo a manifestare e a fare iniziative altrimenti la DIGOS (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) potrebbe dare di matto, e chiedere i documenti a caso a tutti quelli che prendono il sole sui balconi!