Dopo le bellissime giornate dell’anno scorso che hanno visto decine di migliaia di persone giungere in Valle per partecipare al festival Alta felicità, quest’anno si replica e oggi s’inizia.
Quattro giorni intensi di concerti, djs, dibattiti, escursioni, mostre fotografiche, cucine, bar, banchetti, e quant’altro tutto organizzato dal movimento notav, tutto gratuito grazie all’impegno di tutto il movimento, la grande famiglia più resistente che c’è in questo Paese!
E non solo, sono tantissimi i volontari che da ogni parte d’Italia hanno risposto al nostro appello per far parte della Ciurma del festival, ognuno secondo le proprie capacità e le proprie possibilità.
Da oggi per 4 giorni una porzione del nostro territorio sarà chiusa al traffico e riempita di sorrisi, musica ed energie per rendere, ancora una volta storica, l’esperienza dell’unico Festival completamente gratuito e resistente tra le Alpi.
Il movimento notav in tutti questi anni ha dimostrato di saper fare tanto ed imparare quello che ci è servito per rendere la nostra lotta sempre più concreta ed efficace, non rinunciando mai né al conflitto né a tutti gli altri momenti di convivialità, imparando a stare insieme in un modo diverso rispetto a quello che ci viene proposto ogni giorno.
Amiamo il nostro territorio e lo difendiamo ogni giorno dalla devastazione del Tav, e per questo vogliamo valorizzarlo, farlo conoscere, aprirlo a quanti pensano che il futuro non sia fatto di cemento e speculazione finanziaria.
Il Festival si tiene a Venaus, nell’area che avrebbe dovuto essere il cantiere Tav, ma che l’8 dicembre del 2005 abbiamo liberato, cacciando via truppe di occupazione e devastatori, quindi per noi è un’orgoglio ulteriore ospitare tutte queste attività!
Ogni euro usato per il Tav è un euro rubato a qualcosa di utile per tutti.
Il filo conduttore del Festival sarà il territorio, il nostro, quello che viviamo, il tuo dovunque esso sia. Pensiamo che le risorse pubbliche vadano investite nella cura e nella messa in sicurezza delle nostre terre, martoriate da politiche scellerate che preferiscono investire in un’opera inutile, vecchia e dannosa come il Tav Torino Lione, piuttosto che nella ricostruzione delle aree terremotate, nel dissesto idrogeologico, nella messa in sicurezza delle scuole e di tutti gli edifici pubblici.
Basta poco, ma bisogna conquistarselo, e tutti insieme ci possiamo riuscire, anche divertendoci.
Vi aspettiamo, perché l’alta felicità è un seme da coltivare contro l’alta velocità.
Ps: Venerdì faremo una conferenza stampa dove rilanceremo la nostra lotta, partendo da chi vive nella nostra terra, che per esistere e per resistere, diventa notav.
Sul sito http://www.altafelicita.org/ ci sono tutte le indicazioni per raggiungerci, per campeggiare, il programma, le cucine e tutto quello che ti può servire