Detto, fatto! In una glaciale Vaie prende vita un presidio. E’ bastata una giornata di lavoro, tante volenterose braccia di uomini e donne no tav e una splendida casetta in legno è sorta proprio a fianco dello scheletro del vecchio presidio andato a fuoco per mano mafiosa. Ore passate con avvitatori, viti, martelli intervallate da un caffè caldo e un bicchiere di buon vino. E’ proprio vero che è impossibile fermarci e lo capisce da piccole giornate come quelle di oggi, dove insieme ad amiche e amici condividi una domenica al gelo scaldata dal fuoco di un bidone e dai corpi di tante persone incapaci di indietreggiare davanti a qualunque ostacolo, che sia un rogo mafioso, che siano dei sigilli che non vogliono togliere, che sia anche il ghiaccio invernale che calpestiamo per tutto il giorno.
Ora la casetta è pressochè pronta, domani verrà posato il pavimento e presto anche la stufa, arrivata già nel pomeriggio di oggi, sarà pronta a scaldarci.
Il 22 dicembre, come ogni anno, arriverà babbo natate con la bandiera no tav, ci saranno i bambini e il mercatino etico e solidale organizzato da Etinomia. E chi credeva che bastava un po’ di benzina a distruggere un presidio si dovrà rassegnare. Siamo di nuovo lì più determinati di prima.
Una cosa però vogliamo sottilinearla: questo è un presidio provvisorio, continueremo a far pressione presso il pm per far sì che i sigilli siano rimossi al più presto, per ricostruire il presidio grande e bello come lo era prima. Oggi abbiamo fatto solo un primo dovuto passo. Perchè “Fermarci è impossibile” non è solo uno slogan.
In allegato il nuovo presidio
comitato no tav Vaie