Otto su dieci milioni di euro destinati alle compensazioni per il Tav sono stati dirottati altrove. Nè da il triste annuncio la Gazzetta Ufficiale con data del 16 aprile scorso. Piangono Stefano Esposito e quello che rimane del Pd.
Con questo annuncio crolla un altro pezzettino del millantato credito introno alla Torino Lione, ed una delle frecce nell’arco dei Si Tav per continuare a riempirsi la bocca di benefici per il territorio, ricaduta territoriale e tante belle parole utili solo agiustificare la devastazione del territorio e un pò di compravendita.
Poi ne riparliamo
sotto articolo de La Stampa di Maurizio Tropeano
Tav: tagliate le compensazioni
Forse ha ragione il senatore del Pd, Stefano Esposito, che attacca «la bieca ignoranza della burocrazia» ma per il fronte Si Tav la decisione del Cipe di congelare 8 dei dieci milioni delle compensazioni territoriali per la realizzazione della Torino Lione e’ un boomerang. Mentre in Valle il movimento sta organizzando assemblee nei comuni per la «lenzuolata» dei decreti di esproprio il comitato interministeriale stanzia quei fondi per l’auditorium di Firenze e li mette a disposizione della Valsusa solo a partire dal 2016. Secondo Esposito di tratta di un blitz avvenuto «nel più assoluto silenzio, senza informare il Governo, il Commissario Virano, gli enti locali interessati e neppure il Parlamento». Evidentemente a Roma «non tutti hanno compreso la rilevanza di un’infrastruttura come la Tav». Esposito ha chiesto l’intervento del ministro Maurizio Lupi ma la decisione è già stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale del 16 aprile.