Serata molto interessante e partecipata al presidio NO TAV di San Didero organizzata grazie all’impegno dei Cattolici per la Difesa della Vita della Valle insieme a Don Paolo Mignani, parroco di Mezzi Po da sempre molto attento alle tematiche legate alla difesa dell’ambiente.
Operaio/Prete come ama definirsi (ha lavorato per anni all’Amiat come prete-operaio) da qualche tempo ha ‘riscoperto’ il movimento e la sua lotta. Dopo aver visitato il Festival Alta Felicità a fine Luglio, si era dato disponibile a celebrare messa davanti al cantiere di San Didero e così è stato! Titolo della serata, molto evocativo di questi tempi, “Che scorrano la giustizia e la pace”.
Numerosi No Tav hanno partecipato alla celebrazione, comprese alcune persone che transitando per la statale hanno notato la celebrazione in corso e hanno deciso di fermarsi in segno di solidarietà.
A dir la verità, non è stata una Messa al 100%, in quanto durante la giornata qualcuno si è preso il disturbo di “sconsigliare” al Don di celebrare Messa laddove non esiste una “comunità”, cosa assai singolare potremmo dire, dato che Telt organizza da anni messe al cantiere di Chiomonte.
Per nostra fortuna, Don Mignani ha deciso di mantenere l’impegno in valle, lieto di poter spezzare e condividere il pane insieme ai presidianti, il tutto dopo aver visitato in giornata le zone a ridosso del cantiere in Clarea.
Durante la celebrazione si sono letti passaggi dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si, da cui i Cattolici per la Valle hanno preso spunto per il libro “Prendiamoci cura della casa comune” e un intervento di padre Alex Zanotelli rivolto al Movimento No Tav, da lui sempre sostenuto. Ecco un commento di Don Paolo a fine giornata “Grazie. Non abbiamo celebrato la messa, ma è stato un momento intenso di preghiera per portare al Signore il nostro impegno x la salvaguardia del creato in ottemperanza al rinnovato appello di papa Francesco espresso dalla Laudato Deum uscita proprio in questi giorno. Un piccolo gruppo radunati a S. Didero, uniti a tutti coloro che in quell’ora pregavano x la pace in Palestina e in tutto il mondo. Al termine della celebrazione abbiamo portato un cero acceso e un pezzo di pace spezzato come segno di condivisione agli amici poliziotti che ci stavano a controllare. Ci è spiaciuto molto che non abbiamo accolto questo gesto di pace che voleva esprimere la nostra volontà di operare x la salvaguardia del creato e l’impegno perché tacciamo le armi e prenda parola il dialogo unica via alla pace.”
Infine, si è proseguito col consueto apericena condiviso del Martedì al Presidio No Tav.