Per niente scoraggiati dai lacrimogeni lanciati sugli over 70 domenica scorsa, ad una settimana di distanza un nutrito numero di No Tav si è incamminato verso la Clarea, dopo un pic-nic alla pedana di Giaglione.
Alla curva della legna ci si è ritrovati di fronte il solito sbarramento ferroso con concertina, controllato da digos e polizia. In alto nel bosco altra polizia, protetta da un cavo d’acciaio per non rotolare giú.
I No Tav , oramai lo sappiamo, riservano sempre molte sorprese, infatti dal nulla è comparsa una scala che ha permesso alle donne No Tav di tagliare con tronchese il filo spinato.
Molta altra concertina è stata rimossa dal bosco, fatta a pezzetti e gettata al di la del cancello.
Questa volta la Questura ha deciso di non sprecare lacrimogeni, vista l’inutilità della volta scorsa, limitandosi ad una lunga ripresa con la videocamera (attendiamo a breve il comunicato stampa dei solerti funzionari di stato con il numero delle denunce, a loro pare piaccia giocare ad “indovina Chi” negli uffici di Corso Vinzaglio).
La giornata è terminata con una merenda al ritorno a Giaglione.
Continua quindi il nostro controllo sull’allargamento del cantiere, dopo un pernottamento di alcuni temerari No Tav la notte scorsa in Clarea.
Mercoledí 19 alle 21 riunione operativa di lotta a Venaus per le iniziative future.
Non abbassiamo la guardia, avanti No Tav!