DICHIARAZIONE FINALE
del
Forum delle Grandi Opere Inutili e Imposte
Firenze 10+10, 10 novembre 2012
Noi partecipanti al Forum contro i Grandi Progetti Inutili e Imposti riuniti a Firenze alla Fortezza da Basso (monumento del XVI secolo messo a rischio da una grande opera inutile: il sotto attraversamento della città di Firenze) :
– crediamo che vi sia la necessità storica di approfondire il ruolo politico-sociale ed economico delle Grandi Opere Inutili e Imposte e di fare entrare questa categoria nel dibattito politico, sociale, economico e sindacale a livello globale; la piattaforma del Forum esistente da 2 anni, offre non solo un’interpretazione politica ma soprattutto un sostegno alle innumerevoli lotte in corso a livello planetario contro i numerosi grandi progetti inutili promossi dalle lobby finanziarie ed edilizie,
– crediamo che le GOII siano anche una moderna forma di predazione a danno dei cittadini e del pianeta, un’illecita sottrazione di risorse pubbliche, economiche, sociali ed ambientali a favore di speculatori finanziari e dei loro sostenitori politici aumentando in tal modo la disuguaglianza economica, la distruzione del territorio e l’ingiustizia sociale,
– denunciamo l’iniziativa CEF (Connecting Europe Facility) dell’Unione europea, atta a promuove la privatizzazione e la finanziarizzazione delle infrastrutture in una logica che va a vantaggio di grandi investitori privati e speculatori e aggrava la crisi e il conflitto sociale sui territori; chiediamo un processo trasparente e informato sul merito e sugli impatti dei progetti che coinvolga tutti i cittadini d’Europa, a partire da quelli che vivono nei territori che dovrebbero ospitare le infrastrutture di “priorità europea” e non, che permetta una discussione aperta e partecipata dei costi e degli impatti di sviluppo anche “oltre i confini europei” degli stessi progetti, e il reale contributo della CEF alla transizione verso un modello economico svincolato dai combustibili fossili;
– respingiamo l’affermazione secondo la quale la crescita economica e le grandi opere siano in grado di risolvere la crisi in atto, la mancanza di lavoro, la stagnazione dell’economia; al contrario le grandi opere generano livelli crescenti di debito pubblico in forme anche nascoste e incontrollabili – come nel caso del nuovo strumento del project bond europeo e italiano, dove la garanzia pubblica serve a rendere “presentabili” progetti altrimenti finanziariamente e economicamente insostenibili, oltre che spesso inutili, e a favorire operazioni speculative scaricando il rischio sui cittadini -imbrigliando l’economia dei Paesi in una spirale debitoria inarrestabile; per rilanciare il benessere dei Paesi sono necessari investimenti attenti e capillari in opere decentralizzate di riassetto del territorio, di risparmio energetico, di trasporto sostenibile, di supporto all’agricoltura e al corretto uso dei suoli, di gestione corretta dei rifiuti urbani e industriali, di bonifica dei siti inquinati, di sviluppo della cultura e delle infrastrutture sociali definiti in maniera trasparente e partecipata con le comunità e i territori coinvolti,
– affermiamo il ruolo di sorveglianza della democrazia svolta dalle comunità, dai movimenti e dalle associazioni in lotta contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, in grado non solo di controllare dal basso e di contrastare la dinamica affaristica messa in atto dalle classi politiche e imprenditoriali alleate con le mafie, e denunciamo la sistematica esclusione delle popolazioni dal processo decisionale e democratico e l’ormai abituale uso delle forze dell’ordine per la repressione dell’opposizione popolare,
– rivolgiamo un appello ai governi a livello locale, regionale, nazionale e sovranazionale perché, a partire dalle ragioni che abbiamo esposto, cessino di criminalizzare il dissenso delle popolazioni mettendosi invece al loro ascolto verso la realizzazione di una vera forma di democrazia partecipata e di transizione verso un modello economico più giusto e sostenibile,
– proseguiamo la costruzione della nostra opposizione a livello globale confermando:
– la creazione di gruppi di lavoro per informare, allertare e mobilitare,
– il sostegno e il supporto logistico ai nascenti movimenti contro le GOII,
– il censimento dei movimenti in lotta contro le GOII e il mantenimento dei contatti con loro,
– il censimento e la messa a disposizione di lavori scientifici, tecnici e giuridici,
– la giornata di azione decentralizzata e coordinata dell’8 dicembre 2012 (3ª Giornata europea contro le Grandi Opere Inutili e Imposte),
– la partecipazione al Forum Sociale Mondiale di Tunisi a marzo 2013,
– l’organizzazione del 3° Forum contro le GOII a Stoccarda nel 2013.
Infine esprimiamo il nostro sostegno e la nostra solidarietà agli oppositori che lottano contro il progetto dell’aeroporto di Notre-Dame-de-Landes e denunciamo le espulsioni degli abitanti, la distruzione dei loro habitat e pascoli e terreni coltivati e la loro criminalizzazione.
Acipa
Coordination contre le projet Lyon-Turin fret voyageur
http://lacoordinationcontrelelyon-turin.overblog.com/
Kein Stuttgart 21
No Tunnel TAV-Firenze
http://notavfirenze.blogspot.it/
Presidio Europa No Tav
Re: Common
Stop H2S
Per contatti info@PresidioEuropa.net