Martedì 4 aprile la giornata inizia presto: ore 4.30 sveglia per andare al presidio. Già a quell’ora un gruppo nutrito di presidianti si è adoperato per preparare la colazione con le donazioni dei commercianti della zona. Panettieri, pescivendolo, pasticcerie ogni giorno portano qualcosa per il presidio.
Una fitta rete di No Tap, da Lecce a Melendugno, ogni mattina monitora gli spostamenti di mezzi e polizia. Alle 9, quando inizia l’assemblea e c’è la sicurezza che neanche oggi i lavori di espianto inizieranno, partiamo alla volta di Lecce per le iniziative decise il giorno prima.
Veniamo inoltre invitati da Marco, che da sei anni già ha cominciato i primi studi di controinformazione sull’opera, ad una serata informativa sul movimento No Tav a Melendugno e noi accettiamo volentieri.
Ci spostiamo quindi al Cinema Massimo a fare un volantinaggio informativo durante il Festival Europeo, mentre un gruppo di mamme no Tap presidiava la prefettura di Lecce.
Il pomeriggio lo si passa a rinforzare e migliorare la struttura del presidio e a risistemare le strade di campagna che si diramano per tutta l’area e vengono usate sia dal movimento che dai contadini per lavorare negli uliveti. Anche qui la cura del territorio attraverso piccole opere utili si scontra con le grandi opere inutili che devastano e contaminano la terra.
Alle 18 ci si riunisce nuovamente in assemblea, dove si comincia a delineare il progetto per un concerto “No Tap” del primo maggio qui in Salento.
Arriva inoltre la notizia che domani in mattinata Tap si dovrebbe presentare al cantiere, accompagnata esclusivamente dai vigili urbani di Melendugno, per invasare gli ulivi eradicati Sabato che la popolazione era riuscita a non far portare via dall’area del cantiere. Collettivamente si decide che nel caso vengano realmente, non dovrà essere portato via nulla dal cantiere oltre ai mezzi con cui arriveranno.
Alle 21 ci spostiamo dal presidio a Melendugno per incontrare gli abitanti del luogo nella sala consigliare del comune. L’ idea é quella di proporre la visione di “Fermarlo é possibile”, video storico del movimento No Tav in cui si racconta la liberazione di Venaus, l’8 Dicembre del 2005, e nel quale vi é una panoramica generale su quello che é stato il movimento no tav fino a quel momento. Tutto ciò, per presentarci anche a chi non ci conoscesse ancora, ma anche per mostrare le molte analogie sulle nostre lotte. Sfortunamente per un problema tecnico é stato impossibile proiettare, ma abbiamo affrontato una bella chiacchierata con le molte persone presenti. Lo scambio di idee e opinioni é stato molto interessante. Sono intervenuti anche i ragazzi del comitato contro la discarica di Chiarano.
La serata si conclude con l’ appuntamento di domattina alle 9 al presidio per vigilare sull’eventuale arrivo di Tap e con l’invito da parte nostra alla partecipazione al corteo del 6 Maggio in valle.
Dopo il consueto giro a conoscere i locali no tap di Melendugno torniamo al presidio per prepararci ad una nuova giornata di lotta!