da nuovasocietà.it – Si sposta nelle aule di tribunale la battaglia No Tav sul fronte francese. Infatti, gli oppositori d’oltralpe alla linea ad alta velocità Torino-Lione hanno presentato nei mesi scorsi una denuncia contro ignoti per “pratiche sospette” e nei prossimi giorni avanzeranno anche un ricorso al Consiglio di Stato di Parigi.
L’accusa, secondo quanto riportato dal giornale francese “Le Parisien”, riguarderebbe alcune pratice relative “ la divulgazione di valutazioni interne nella stampa italiana mentre la gara d’appalto era ancora in corso”. Ovvero, secondo Daniel Ibanez, membro del coordinamento No-Tav transalpino, sarebbero stati resi noti i costi prefissati prima che si svolgesse la regolare gara d’appalto, facendo risultare così la stessa inutile: «Quando si annuncia a tutti il costo che ci si attende, non c’è più bisogno di gara d’appalto, è completamente illegale».
Una seconda battaglia giudiziaria, invece, riguarda un presunto conflitto di interessi nella realizzazione del treno ad alta velocità Torino-Lione. In settimana un ricorso di 210 pagine e firmato da deputati e senatori francesi e anche italiani sarà deposito al Consiglio di Stato di Parigi. Per far chiarezza su un’opera di cui si conoscono i costi esorbitanti, pari a 26 miliardi di euro, ma non ancora i tempi di realizzazione.