Libertà, giustizia, dignità e democrazia. Rispetto del principio di uguaglianza e di equilibrio ecologico, pacifica convivenza fra tutti gli strati della società, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, autodeterminazione dei popoli. Questi i principi del confederalismo democratico in Rojava, ed è su queste basi che il Comune di San Didero ha sentito la necessità di stringere un patto d’ amicizia e collaborazione con Suruc e Kobane.
Sabato 28 novembre, al polivalente di San Didero, è stato ufficializzato infatti il patto d’amicizia tra il comune valsusino e le due municipalità situate al confine tra Turchia e Siria. Loredana Bellone, Sindaco del comune, ha presenziato all’iniziativa insieme agli assessori Tommassone e Martelli, e ha voluto dar vita a questo gemellaggio così importante per la nostra valle.
Il Sindaco e tutta la giunta comunale, si impegnano a:
– Esprimere solidarietà alle municipalità di Kobane e a tutti i cantoni del Rojava e sviluppare iniziative di sostegno volte alla salvaguardia di tale esperienza democratica nel territorio, unica nel suo genere in Medio Oriente.
– Chiedere al Governo Italiano di supportare la richiesta di apertura di un corridoio umanitario per inviare al Rojava gli aiuti già annunciati, affinchè l’Italia svolga davvero un ruolo decisivo per fermare l’ISIS.
– Chiedere al Governo Italiano di riconoscere l’autonomia democreatica Curda e di impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune, anche Europee, l’autodeterminazione del Popolo Curdo.
– Avviare relazioni ufficiali con le Municipalità Curde della regione denominata “Autonomia Democretica Rojava”, al fine di costruire un “Patto di Amicizia” (Gemellaggio).
– Sostenere iniziative di diffusione informativa all’interno delle scuole, per avviare scambi culturali con le istituzioni scolastiche Curde.
Dal cuore della valle che resiste deve essere forte il messaggio di solidarietà e quindi anche come movimento NOTAV, non possiamo che sostenere e unirci in questo abbraccio con il Popolo Curdo. Sappiamo che non può esserci pace reale senza giustizia sociale. Rivendichiamo quindi il diritto dei popoli all’autodifesa e all’autodeterminazione e per questo condanniamo la guerra e appoggiamo la lotta di questo Popolo, per noi compagno e fratello. Non lo stato islamico e neppure uno stato di emergenza. Confederalismo Democratico e Resistenza!