…ovvero dalle stelle alle stalle,
così è quello che viene da pensare a chi vive il presidio quotidianamente e poi raffronta il tutto leggendo i giornali.
Oggi, al terzo giorno di presidio permanente alla Maddalena, il clima è dei migliori, tanta gente che passa, socialità, pranzi condivisi e consapevolezza che da qui non ce ne andremo fintantoché non ritirano questo maledetto progetto di devastazione. Sui giornali e in Tv invece la notizia è la sassaiola contro operai, macchine in transito e polizia, sui quotidiani di domani sappiamo già che gli articoli saranno su 15 denunciati per non aver fatto entrare i carabinieri alla Maddalena e che il movimento no tav è in mano ad “anarco insurrezionalisti e centri sociali”. E’ dal 2005 che lo ripetono. Per politicanti e giornalisti al loro seguito non è accettabile che gli abitanti di una tranquilla vallata alpina si possono ribellare, devono essere per forza manovrati e trascinati dai “professionisti della violenza”.
E invece no, siamo proprio noi, gli abitanti di questa valle che barrichiamo la Maddalena, che impediamo di aprire il cantiere, che resistiamo notte e giorno al presidio. Certo, nei momenti importanti arrivano anche persone da fuori Valle, e questo ci fa enormemente piacere, perché vediamo che le nostre ragioni vengono capite anche al di fuori di questo territorio, ma alla fine mettetevi in testa che siamo noi “indigeni” che da 20 anni che lottiamo contro questo dannato progetto sacrificando notti, ore rubate ai nostri cari, al lavoro… siamo noi i più arrabbiati perché questa è la nostra terra e il nostro futuro e nessuno può rubarcelo.
Alla Maddalena questi 20 anni può essere che ce li giochiamo in una settimana, pertanto come a Venaus, non faremo sconti a nessuno, alla Maddalena non un castagno dovrà essere toccato!
Comitato no tav spinta dal bass – spazio sociale libertario Takuma