riceviamo e volentieri pubblichiamo – L’11 e il 26 novembre i massimi vertici delle ferrovie italiane sono stati convocati dalla Commissione Trasporti del Senato per chiarire gli ambigui costi della Torino-Lione. In realtà hanno illustrato vari aspetti di strategia aziendale e i magnifici premi ricevuti (perfino uno per la più efficiente politica di manutenzione europea, da non credere ricordando ad esempio Viareggio). I maligni insinuano che abbiano un po’ menato il torrone per svicolare dal punto controverso. Comunque l’amministratore delegato di FS ha spergiurato che il preventivo non è aumentato, che per l’Italia vale sempre 2,9 miliardi, che il tasso di rivalutazione era esagerato e – addirittura! – che l’opera costerà meno del previsto. Dopo qualche baruffa, l’audizione si è felicemente conclusa con reciproci ringraziamenti. Come è noto, i tecnici del movimento forniscono cifre molto diverse basate su tanti documenti ufficiali. Ma di questo parliamo un’altra volta.
L’occasione ha involontariamente chiarito un altro punto molto significativo. Nella foga del dibattito, durato in tutto quasi 5 ore, i vari dirigenti hanno affermato che le motrici politensione necessarie per operare sui binari AC/AV sono circa 10 (dieci!) in tutta Italia; che le locomotive merci non sono un business per il futuro; che RFI fornisce al mercato linee miste AV e AC ma che poi il prezzo d’affitto di 12€/km è fuori mercato per gli operatori cargo.
Cioé è stato ufficialmente scoperto un bluff che tutti conoscono: i treni merci non percorrono mai le linee AV. D’altronde oggi non viaggiano, nonostante le altisonanti previsioni, né sulla nuova Torino-Milano né sulla Milano-Roma-Napoli.
Questa verità lapalissiana ha due importanti conseguenze.
Da un lato, il costo complessivo di ogni nuova ferrovia ad alta velocità sarebbe inferiore se gli standard fossero dedicati soltanto al traffico passeggeri, con un bel risparmio per le pubbliche finanze.
Dall’altro, si conferma che la Torino-Lione è inutile. Infatti la sua necessità è motivata dalla grande quantità di mercanzie che dovrebbe occuparla a regime. Ma i treni merci non la useranno mai e quindi l’intero progetto non è più giustificato. E’ ampiamente sufficiente, anche per i passeggeri, la ferrovia esistente.
La Nuova Linea Torino-Lione va dunque abbandonata al più presto, perché è inutile. Inutile anche se il suo costo – forse – resterà invariato. Insomma, FS è NoTAV! Che scherzi fanno i profeti!