Bloccata questo pomeriggio la trivella di Terna impeganata in un sondaggio per il mega-elettrodotto che vorrebbero far passare in valle per portare elettricità dalla Francia all’Italia.
Un’opera questa fermata a fine anni ’80 dalla mobilitazione popolare della valle, che oggi ripropongono (impongono).
L’opera passerebbe sotto l’autostrada e adiacente alle Statali e proprio per queste suo caratteristiche oggi è possibile “intercettare” i sondaggi geognostici che sono propedeutici al progetto finale.
Altri sondaggi sono già stati fermati nella scorse settimane, oggi pomeriggio l’ennesima rapida mobilitazione di abitanti della valle è riuscita a fare lo stesso.
La modalità sempre la stessa, a richiesta fatta agli operai di fermarsi questi lo hanno fatto e poco dopo sono sopraggiunti i carabinieri che hanno intimato agli stessi di rimetterla in funzione, stesso approccio da parte dei propietari della trivella che volevano il completamento dei lavori.
Arrivati a questo punto i presenti hanno deciso di fermare col proprio corpo la trivella e Nicoletta si è seduta di fronte ad essa impedendole di fatto a proseguire la sua opera.
A fronte di ciò gli operai hanno spento tutto e la trivella è stata smontata.
Ordinaria amministrazione per questa valle, difendere quotidianamente il proprio territorio che pare essere vissuto dai vari progettisti di grandi opere e dai governi come una tavola imbadita da cui trarre profitto, infischiandosene della distruzione irreversibile di queste montagne.
Una trama chiara oramai da parte del sistema, imprescindible il nostro senso di responsabilità verso questa nostra valle così martoriata che va difesa.