Mercoledì 15 dicembre, il Comune di Torino si incontrerà con la Regione e la commissione intergovernativa italo-francese per stilare il programma dei lavori sulla linea e delineare quelli sulla tratta di competenza italiana. Questa sarà l’occasione attraverso cui verrà sbandierato il rientro del comune di Torino nel “fronte dei Si Tav” oltre a discutere dei prossimi lavori nei comuni della bassa Valle. Lavori che cercano di essere imposti ricattando anche gli amministratori, ponendo come condizione per avere i fondi necessari alla bonifica dei territori e al benessere delle proprie popolazioni il sostenere quest’opera climaticida!
D’altronde Lo Russo lo aveva dichiarato poche ore dopo essere stato eletto che la Tav era tra le sue priorità: di fronte a una città piegata dalla pandemia e da una crisi economica ormai decennale le priorità politiche restano, come al solito, capovolte con precedenza a grandi opere speculative invece del benessere della popolazione. Lo stesso Morelli, vice-ministro alle infrastrutture del governo Draghi, afferma che ormai la realizzazione della Tav resta solo una questione di ordine pubblico, da risolvere manu militari, perché tre decenni di lotta di una popolazione sono un “problema da risolvere” ed un “tempo politico da accorciare” come affermato dalla coordinatrice europea della tratta Radicova.
Contro questa classe politica indecente ci battiamo da decenni, per salvaguardare il nostro territorio e l’ambiente, rifiutare le truffe che ci vogliono propinare e ridefinire le priorità delle scelte, ci faremo sentire sotto le loro stanze!
Chiederemo di essere ascoltati dalla Valle alla città!