Venerdì 26 novembre, dalle ore 11, ci ritroveremo sotto casa di Emilio a Bussoleno e insieme attenderemo la sentenza della Corte di Cassazione, in merito al ricorso portato avanti dai legali, legato alla richiesta di estradizione da parte della Francia.
Emilio si trova oggi agli arresti domiciliari da circa due mesi e ha saputo restituirci una forza immensa, insegnandoci che di fronte alle ingiustizie l’unica cosa da fare è quella di non essere indifferenti, al contrario, bisogna mostrare generosità soprattutto verso più deboli, agli ultimi, proprio come i migranti che ogni giorno rischiano la vita cercando di oltrepassare la frontiera con la Francia.
La stessa che, invece, utilizza la gendarmerie per respingere tutte quelle vite in fuga da guerre e miseria, che cercano esclusivamente una vita e un futuro dignitosi e liberi.
Emilio per il solo fatto di non essersi voltato dall’altra parte ora rischia l’estradizione in Francia, ma la solidarietà è uno dei punti di forza del Movimento No Tav e ci ha sempre permesso di superare anche le situazioni più complesse e per questo da venerdì 26 novembre saremo di nuovo in presidio sotto casa sua, per stargli vicino ogni momento, per non lasciarlo solo.
Emilio Libero! Libertà per i/le No Tav!