Continuano i Presidi sotto casa di Emilio, nell’attesa che la Corte di Cassazione si esprima in merito alla richiesta di estradizione emessa dalla Francia.
Negli anni abbiamo capito come la solidarietà sia molto importante per andare avanti nelle situazioni più complesse.
La generosità di Emilio ci ha ricordato quanto sia importante non voltarsi di fronte alle ingiustizie e alle brutture che ogni giorno si scatenano sui nostri territori.
Sappiamo che insieme potremo continuare a guardare a quel mondo libero che con orgoglio vogliamo conquistare.
Emilio ha saputo resistere a testa alta e, anche se oggi si trova in questa ardua condizione, non è solo, al contrario, vicino ha i/le No Tav e gli/le amic* di una vita, con cui ha percorso chilometri di sentieri in Val Clarea; con cui ha difeso con cuore e coraggio la sua amata Valsusa, per cercare di restituirla libera alle generazioni più giovani e a quelle che ancora dovranno venire.
Questo è Emilio: sincerità e vita perché non esistano gli “ultimi” e perché tutte e tutti possano condurre una vita dignitosa e priva di soprusi, in un territorio sano e libero dalle devastazioni.
Continuiamo dunque a partecipare al presidio, così da restare vicino ad Emilio in ogni momento.
Emilio Libero! Libertà per i/le No Tav!