A seguito dell’audizione presso il senato della Repubblica Italiana di martedì 11 novembre 2014 delle FS nelle persone dei suoi vertici, presidente Messori e amministratore delegato Elia, ci sembra opportuno evidenziare alcune contraddizioni riguardo l’opera Torino Lione alta velocità.
– I vertici delle ferrovie interpellati dai senatori competenti non hanno saputo dare risposte certe riguardo i costi dell’opera né dei suoi eventuali benefici. Situazione che riteniamo imbarazzante trattandosi dell’ente unico, pubblico che oggi si occupa nel nostro paese di progettare e gestire i trasporti ferroviari.
– La lievitazione dei costi progettuali che è emersa deriva da un’analisi costi benefici redatta, controfirmata e pubblicata dal commissario governativo e presidente dell’osservatorio sulla Torino Lione Mario Virano. Situazione imbarazzante anche questa essendo il tavolo politico incaricato di ripensare l’opera Torino Lione alta velocità dai governi italiani dal 2006 ad oggi. Il tutto consultabile nel quaderno 8 a pag. 28-29 (anche qui stampato su carta della presidenza del consiglio dei ministri)
– L’analisi costi benefici sull’opera Torino Lione non è dunque attendibileL’opera, come sostenuto da tempo dalle nostre amministrazioni risulta costosissima e fuori dal tempo
Chiediamo come amministratori della valle di Susa, territorio nel quale l’opera vorrebbe essere costruita, al governo italiano di:
– Costruire una nuova analisi costi benefici che tenga conto realmente dei flussi di traffico, della crisi economica attuale, della sostenibilità dell’opera inserita in un contesto alpino già fortemente infrastrutturato.
– Chiediamo delle priorità politiche alle scelte del governo per ciò che riguardano le infrastrutture e i trasporti. Messa in sicurezza dei territori dal dissesto idrogeologico. Ricostruzione delle aree colpite dai terremoti Abbruzzo ed Emilia Romagna. Cura e messa insicurezza del patrimonio pubblico e dei suoi servizi quali scuole, ospedali, edifici pubblici e il patrimonio culturale e storico tutto.
– Chiediamo delle scelte reali che non siano degli slogan come la Torino Lione o lo sblocca Italia ma progetti e opere certe e soprattutto utili.
– Con il dovuto rispetto chiediamo di essere con il governo protagonisti delle scelte che riguardano il nostro territorio. Chiediamo di essere un peso reale nelle decisioni e non come troppo spesso accade degli spettatori esterni.
Sandro Plano
Amministatori Valle di Susa