Noi, Cattolici per la Vita della Valle – gruppo che fa parte del movimento NoTav – abbiamo apprezzato le riserve di don Daniele Giglioli e in generale dei sacerdoti della Val di Susa che si sono rifiutati di celebrare la S.Messa all’interno del cantiere e di benedire “una galleria che non c’è”.
Considerato il clima di tensione che aleggia sulla Valle, privo di tutti i sette doni dello Spirito Santo, crediamo che sia quantomeno inopportuno celebrare S.Messe all’interno delle reti di filo spinato, su una terra coperta di bossoli di gas lacrimogeni CS, e benedire un’opera come questa distruttrice dell’armonia del creato, che procurerà sicuramente danni alla salute tra la popolazione e fra gli stessi operai, inutile sperpero di soldi in questo periodo di crisi.
Se gli operai del cantiere hanno il desiderio di incontrare Cristo nella S. Messa, che sia nel giorno di S. Barbara o in un altro momento, la si può preparare e quindi viverla tutti insieme in una chiesa della Valle.