Esprimiamo un’altra volta il nostro sostegno all’esperienza del Confederalismo Democratico in Siria del Nord che oggi è in pericolo a seguito dell’invasione militare della Turchia del territorio del Rojava.
Oggi ad essere minacciata è un’esperienza basata sull’autodeterminazione dei popoli, l’emancipazione della donna, il rispetto e la tutela delle minoranze etniche e religiose, la partecipazione e la costruzione della vita sociale dal basso, dal popolo.
Le donne e gli uomini curdi che hanno combattuto l’Isis oggi stanno combattendo, per difendere le loro case, la loro vita e i loro sogni.
Le “democrazie” occidentali oggi continuano a vedere nel governo Turco un partner commerciale, in particolar modo quello italiano che continua a stringere accordi milionari soprattutto nel settore delle armi e militare.
La rivoluzione della Siria del Nord è quindi di nuovo sotto attacco, grazie al comportamento degli USA e al silenzio complice della UE e della NATO. Il dittatore Erdogan ha schierato le proprie truppe al confine e ha incominciato ad attaccare i civili, causando già numerosi morti.
Esprimiamo quindi massima solidarietà al popolo curdo e pretendiamo che il governo italiano prenda una posizione netta contro questa ennesima barbarie, in primis interrompendo ogni rapporto commerciale con la Turchia.
Chiediamo altresì venga sospesa, da parte dell’Italia, ogni forma di esportazione di sistemi e armamenti militari alla Turchia per gli ovvi motivi di assoluta incoerenza sottolineati per quanto previsto dalla legge 185/90 “In base alla legge italiana 185 del 1990 è vietato inviare armi in Paesi in stato di conflitto armato”. Per questa ragione l’export delle armi ancora da consegnare potrebbe già essere fermato. (Norvegia e Finlandia hanno già annunciato il blocco delle loro esportazioni).
Oggi ci troveremo a Bussoleno alle 18,30 in presidio di solidarietà.
A fianco di chi lotta!
Mobilitiamoci per il Rojava!
Movimento No Tav