I Comitati riuniti, infatti, nel ribadire la solidarietà al movimento No tav Terzo Valico che per anni ha portato avanti una coraggiosa battaglia sul territorio contro la devastazione ambientale, la corruzione delle imprese coinvolte nei lavori e l’inutilità dell’opera, vogliono sottolineare l’assurda decisione del governo di proseguire i lavori nonostante l’analisi costi benefici dia ragione a chi per anni ha contrastato l’opera.
Prima di questa infausta decisione, il governo ha altresì dimostrato di non essere fautore del “cambiamento” tanto sbandierato durante la campagna elettorale, sostenendo l’avanzamento dei lavori del Tap, della Pedemontana e scegliendo la continuità per l’Ilva di Taranto nonostante la drammatica situazione del territorio.
Distruggere il sistema delle grandi opere, inutili bancomat dei partiti e di imprenditori parassiti, tutelare il territorio e chi vi vive, dare priorità alle vere esigenze del paese non sono parole vuote, ma azioni che richiedono una presa di posizione netta, in discontinuità con le scelte dei passati governi.
Continuiamo ad essere convinti che il futuro del paese sia nelle mani di chi dal basso continua ad organizzarsi, senza delegare ad alcun governo.Per questo riteniamo importante costruire nuovi momenti di confronto con tutte le realtà incontrate a Venaus a metà novembre per continuare a costruire insieme la manifestazione del 23 marzo a Roma contro le grandi opere inutili e per la difesa dei territori e del pianeta.
Uniti nelle stesse lotte, non un passo indietro!
Movimento No Tav