Si è svolta ieri sera l’iniziativa organizzata dal Movimento No Tav che, partendo in passeggiata da Giaglione, ha raggiunto dapprima il presidio dei Mulini per la cena e poi si è spostata a ridosso delle reti del cantiere Tav nel cuore della Clarea.
L’importante dispositivo creato dalla questura per impedire ai No Tav di raggiungere i Mulini non è riuscito nel suo compito, poichè passado da sentieri alternativi si è comunque tranquillamente arrivati al presidio.
L’ iniziativa alle reti, che a quanto pare ha impressionato le forze dell’ordine, si è protratta per un paio d’ore, nel tentativo di levare la concertina (filo spinato) e fare pressione sui jersey.
La risposta della polizia è stata dal loro punto di vista pimpante, lacrimogeni ed idranti sui presenti che hanno resistito e si sono palesati a più riprese.
I giornali di oggi ci restituiscono una cronaca asettica copiata ed incollata dalle veline della questura che non rende onore ai tanti presenti: cuore e coraggio, non sono per tutti.
Si chiude con l’iniziativa di ieri sera una 3 giorni di mobilitazione di valle che ha visto attraversare diversi comuni ed ha coinvolto ampie fette di comunità: sanità, salute, covid, tutela del territorio sono solo alcuni dei temi trattati, oltre ovviamente a quello del Tav.
Quest’estate di lotta No Tav che va lentamente a concludersi ha dimostrato ancora una volta che siamo attrezzati ad affrontare i mesi che ci aspettano.
Ora e sempre Resistenza, ora e sempre No Tav!