Sono venuti in tanti, dalla valle, dai paesi limitrofi, da Torino e oltre. Più di 300 tra giovani, famiglie con tanti bambini e gli atletici NO TAV “attempati” ma sempre inossidabili! Con noi anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, il sindaco e il vicesindaco di Avigliana, il sindaco e l’assessore all’ambiente di Rivalta, consiglieri comunali di Rivoli e Rivalta.
Uno scampolo di sole d’autunno, tanti colori smaglianti degli equipaggiamenti ciclistici, bandiere NO TAV al vento, il divertito scampanellio delle biciclette e il fragoroso suono di alcune sirene di allerta hanno creato un’atmosfera di gioiosa e determinata partecipazione.
L’espressione del nostro dissenso al cantiere TAV, nelle piazze e nelle varie manifestazioni di lotta popolare, è dettata dalla ferma convinzione nei nostri valori e dalle inique e scellerate manovre economiche della legge di stabilità: ancora tagli alla sanità pubblica, riduzione delle risorse per l’assistenza ai disabili, aumento dell’IVA, blocco degli stipendi degli statali e altri provvedimenti a danno della popolazione.
Siamo indignati per la decisione del governo di destinare ingenti risorse (790 milioni di euro) per la continuazione del progetto TAV, in una situazione di enormi sacrifici per le fasce più deboli.
In contemporanea alla biciclettata altri del popolo NO TAV hanno contestato, a Ravenna, la partecipazione della cooperativa CMC alla realizzazione di quest’opera. Non possiamo più accettare che imprese, a maggior ragione se cooperative, siano attente solo ai profitti, realizzino lavori con devastazione dei territori, produzioni a servizio della guerra, opere inutili e dannose.
Nel nostro giro ciclistico abbiamo percorso strade di paese e strade provinciali, attraversato luoghi abitati, piazze, campi coltivati che resistono alla cementificazione, concludendo piacevolmente nella piazza della Pace di Orbassano dove i partecipanti hanno trovato ristoro con bevande e dolci, musica e balli.
Alla partenza e all’arrivo gli interventi dei membri dei comitati e dei rappresentanti delle istituzioni hanno espresso i tanti SI’ per un’altra economia, che includa e non crei precarizzazione, che salvaguardi i territori con lavori di manutenzione, che renda più sicure le scuole, che preveda un potenziamento dei servizi, il rilancio della ricerca e della formazione.
CHI HA DETTO CHE NON SI PUÒ? Sono anni che lottiamo per una società più giusta, impegniamoci a costruire sempre più condivisione e partecipazione. La strada è lunga e spesso in salita … e per questo ci tocca ancora pedalare!
Comitati No TAV ValSangone e Collina Morenica