Da decenni ormai chi si batte da una parte e l’altra della frontiera contro il raddoppio della linea ferroviaria Lione-Torino allerta che l’impatto dei lavori sulle fonti alpine sarà catastrofico. D’altronde, specialmente in Francia, dove i cantieri esplorativi sono più avanzati, gli effetti già si vedono come avevamo dettagliato QUI, QUI e QUI.
Pochi giorni fa è arrivata l’ennesima sinistra conferma del pericolo che incombe sui valligiani direttamente da parte di TELT.
È del 23 settembre la pubblicazione di un bando da 2,5 milioni di euro per misure di emergenza al fine di approvvigionare in acqua potabile la Val Maurienne per i prossimi sei anni. I servizi richiesti vanno dalla costruzione di zone di scarico per le autobotti fino alla distribuzione di acqua minerale in bottiglia alle popolazioni colpite.
Cartoline dal futuro che ci attende anche in Val di Susa?