Dalla serata Bussoleno viveva un’aria strana, molti mezzi delle forze dell’ordine in circolazione e da subito in paese è scattata la vigililanza per capire cosa stesse per succedere. Basta poco, e appena passata l’ora di cenale forze dell’ordine si concentrano al dopolavoro ferroviario, in via Traforo, e ci giunge la notizia di una riunione del Pd alla quale presenzia il senatore Esposito.
Sono incalcolabili le provocazioni di Espochi? nei confronti del movimento notav e di alcuni militanti in particolare, e potete leggerli, a parte sui media che riportano le “dichiarazioni” (che spesso sono diffamazioni ) del prode Stefano, sui social network dove il senatore si lancia in insulti e promesse di “calci in culo” ad alcuni suoi incubi ricorrenti come Lele Rizzo, al quale era stata lanciada la sfida e decretata la punizione dal ragazzo di strada, come ama definirsi il nostro. Lancia anche spesso classifiche e gerarchie del movimento insieme al prode Giornalista de La Stampa con numeri 1, numeri 3 ecc.. ecc…
Detto questo il paese si mobilita e i comitati che si stavano riunendo per il coordinamento a Villarfioccardo decidono di rinviare la riunione e spostarsi a Bussoleno. Arrivati in un luogo che frequentiamo solitamente ci viene impedito l’ingresso, blindati dei carabinieri appostati dietro al salone e agenti schierati a sbarrare il cancello a chi normmalmente va al bar al dopolavoro.
Ecco che ancora una volta si manifesta il dialogo del Pd e in pochi minuti siamo oltre un centinaio a questo punto a stringere d’assedio la sala, bloccando l’ingresso dall’esterno e man mano via Traforo.
Scene purtroppo solite in Val di Susa. Passa un’ ora e prese le misure del posto, il cancello magicamente si chiude e un lucchetto tenta di serrare definitivamente l’uscita degli indicibili. Ne nasce un parapiglia con le guardie del cancello a manganellare in mezzo alle sbarre ed i notav come sempre a resistere.
Poco prima il piazzale e il dopolavoro rimanevano al buio, perchè sappiamo essere efficaci in ogni situazione!
Il cancello si sblocca, sopraggiungono altri carabinieri in assetto antisommossa e ne nasce un fronteggiamento in mezzo alla strada. Tutto questo per permettere ad un (mini) grillo sparlante di vantarsi nei prossimi giorni su facebook di essere venuto in Val di Susa.
Aspettiamo l’uscita in questa situazione, che si concretizza come al solito: Esposito, il ragazzo di strada, esce accucciato in una vettura della digos sotto i cori di disprezzo dei notav.
Ancora una volta la Valsusa respinge le provocazioni e dimostra che i territori sono di chi li vive e non di chi ci campa sopra! (nelle foto il successo della riunione con il senatore…)
Certo, però domani dirà che i poliziotti sono accorsi solo per tenerlo altrimenti avrebbe fatto una strage. cit E’ tutta colpa dei NO-TAV
E i Notav non si dimenticano di nessuno, il saluto a Ferrentino